Dopo il suo ingresso in società e i colpi in entrata effettuati nel calcio mercato di dicembre 2015, abbiamo avuto il piacere di porgere alcune domande al Direttore Sportivo Vito Tursi:
D.: Cosa spinge un direttore sportivo ad abbracciare il nuova progetto dell’ASD CANOSA CALCIO con a capo un presidente donna?
R.: Mi ha spinto l’amicizia che mi lega alla Sig.ra Liliana Vitrani da anni e mi ha spinto sopratutto il suo entusiasmo ed il suo progetto.
D.: Conosceva la “Piazza di Canosa”? Sapeva dove e come bisognava muoversi?
R.: Certamente, seguo il Canosa Calcio da anni , avevo già avuto modo di vedere la squadra prima che accettassi l’incarico e conosco il Mister Scaringella da una vita. Il mio intervento era molto delicato in quanto il Canosa aveva già un organico di tutto rispetto e stava ottenendo già ottimi risultati, non servivano grandi sconvolgimenti alla rosa calciatori esistente e così di comune accordo con il mister e con Nicola Mancini abbiamo cercato ciò che serviva alla squadra per poter fare il salto di qualità.
D.: Si è trovato subito in sintonia con lo staff dirigenziale?
R.: Non proprio. Inizialmente, come è normale che sia, abbiamo utilizzato un po’ di giorni per conoscerci meglio, poiché era uno staff dirigenziale quasi tutto nuovo, con tanta voglia di fare, ma definire i ruoli di ognuno di noi era fondamentale per il proseguo della stagione. Inoltre già conoscevo Bufi, con il quale abbiamo avuto una breve parentesi a Molfetta.
D.: Data la sua pluridecennale esperienza nel modo calcistico, come trova questo girone “A” di Promozione?
R.: E’ un campionato molto livellato, a differenza degli anni scorsi è molto basso il gap tra la zona alta e la zona bassa della classifica, sarà agguerrito fino alla fine sia per la zona play-off e sia per quella dei play-out, tranne ovviamente il Cerignola che fa un campionato a sé, le restanti squadre hanno dei valori molto equilibrati.
D.: Per il Canosa Calcio cosa prevede o quale obiettivo spera che possa raggiungere?
R.: Non esiste Direttore Sportivo o Dirigente che non speri in grandi traguardi a fine campionato. Canosa merita rispetto come città e come piazza e soprattutto meritano rispetto i tifosi, ormai delusi dalle varie vicissitudini societarie degli anni passati; ma io ho anche l’obbligo di essere realista e quindi affermo che con questo gruppo e con questa dirigenza si può e si tenterà di arrivare più in alto possibile, ma affinché questo progetto abbia un seguito ci serve l’aiuto di tutti e soprattutto dell’imprenditoria locale. Il problema non è arrivare, ma restarci senza cadere.
D.: Sante parole le sue, quindi cosa possiamo chiedere a Babbo Natale che porti sotto l’albero di Natale del Canosa Calcio?
R.: Chiudere la stagione nella zona play-off sarebbe un gradito regalo per noi nuovi dirigenti ma soprattutto per la città di Canosa, per i tifosi che ci seguono ovunque e anche per chi non ci segue ma che comunque tifa Canosa. Colgo l’occasione per porgere gli auguri di buon Natale e felice anno nuovo al popolo rossoblu.
Giuseppe S. Tedeschi
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