ASD San Marco sconfitto a Polignano: decide un gol “fantasma”

ASD San Marco sconfitto a Polignano: decide un gol “fantasma”

Un gol “fantasma” al 70esimo minuto vanifica l’ottima prestazione dei ragazzi del presidente Tommaso Martino e regala (e proprio il caso di dire), tre preziosi punti al Polimnia in chiave salvezza.

I celeste-granata erano partiti subito bene con Barbone che da buona posizione calciava a botta sicura con la palla che sfiorava la base del palo. Dopo pochi minuti ci provava dalla distanza Coco, ma anche in questo caso la sfera finiva di poco a lato. I padroni di casa provavano a reagire su palla inattiva con Faccitondo, che di testa, sugli sviluppi di un corner, si faceva negare la gioia del gol da uno straordinario Sportelli. Sul finire della prima frazione di gioco era il portiere rossoverde a doversi superare su Perna, che a tu per tu si faceva respingere in angolo il tentativo di portare in vantaggio la compagine sammarchese. Il primo tempo si chiudeva però con le proteste dei ragazzi di mister Iannacone che reclamavano un calcio di rigore per un fallo di mano in area su colpo di testa di Ricci.
Nella ripresa era la Polimnia a spingere. Poi l’episodio che decideva la gara: corner per i padroni di casa, miracolo di Sportelli, sulla ribattuta Faccitondo calciava a botta sicura ma Rinaldi, ben appostato, respingeva ben più avanti della linea di porta. L’arbitro però concedeva incredibilmente la rete nonostante l’assistente, ben più posizionato, non avesse segnalato nulla. Inutili le proteste degli ospiti.
A quel punto i celeste-granata le provavano tutte per agguantare il pari con Catalano, Coco, Iannacone e Raffaele Camillo, senza però riuscirci. AI ragazzi del direttore generale Bruno Augello la magra consolazione di ricevere i complimenti e gli applausi del pubblico di Polignano. “Non posso rimproverare nulla ai ragazzi che oggi hanno disputato una delle migliori gare dell’anno. Purtroppo a volte capita di prendere gol anche quando la palla non entra, ma fa parte del gioco. Abbiamo giocato per 90 minuti un buon calcio e questo vuol dire che siamo vivi pur avendo ancora alcuni difettucci che cercheremo di limare il più possibile attraverso il lavoro”

laquis

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