L’Apricena scoprirà solo al triplice fischio dell’ultima giornata se giocherà i play off e se lo farà o meno in casa. E scoprirà anche l’eventuale avversario sempre al termine dell’ultima giornata di campionato.
Lo zero a zero in casa dell’Altamura lascia nelle mani dei blugranata la possibilità di decidere proprio destino, senza dipendere dai risultati degli altri campi. Ma consente al Canosa, vittorioso contro l’ormai retrocesso Quartieri Uniti, di agganciare la Madre Pietra al terzo posto, seppure con gli scontri diretti a sfavore. Tre punti contro il Polimnia, domenica prossima, daranno il matematico terzo posto all’Apricena, anche in caso di vittoria del Canosa. Ma anche il Polignano, dopo l’harakiri interno contro il Monte Sant’Angelo, dovrà giocarsi la partita col massimo impegno e cercare di non perdere per evitare i play out. In lotta con l’Apricena, oltre al Canosa, c’è l’Ascoli Satriano, rientrato a pieno titolo nella bagarre. Il Canosa riceverà il Giovinazzo penultimo, mentre l’Ascoli ospiterà il Fortis Altamura, che contro la Madre Pietra ha giocato a viso aperto, ma tranquillo della ormai matematica salvezza. Gli uomini di Mimmo arrivano nella Murgia con la consapevolezza di non dover perdere e partono bene. Al 6’ De Bellis si gira d’improvviso al limite e calcia un destro potente deviato in corner da Coretti. Dalla bandierina Arnese svetta in anticipo sul primo palo e il suo colpo di testa finisce di poco alto sulla traversa. Passano tre minuti e Pastore si infila tra le maglie della difesa rossoblu, calcia in diagonale di destro ma viene fermato da un intervento con i piedi di Ferrazzano. Al 21’ l’Altamura reclama per un mani in area di Lufino che sembra esserci. Azione d’angolo con colpo di testa di Pastore su cui l’esterno rossoblu pare intervenire con la mano alta. Al 23’ ancora Arnese stoppa di petto una punizione calciata da Quitadamo, tira da dentro l’area, ma il suo diagonale viene fermato sulla linea e l’azione interrotta per un fuorigioco di Melchionda. Al 42’ Calderoni mette giù, con l’aiuto della mano, un pallone a campanile e calcia dalla distanza colpendo la traversa. Nella ripresa i ritmi si abbassano molto e diminuiscono anche le occasioni. La più nitida è per Quitadamo al 5’. Potenza, in grande spolvero al centro del campo, pesca il numero 10 in profondità. Quitadamo scavalca con un pallonetto Coretti, ma il pallone non arriva con la giusta forza e viene respinto sulla linea da Tarullo. Sul finire di gara Borrelli prova un gran tiro da 25 metri alzato a fatica in angolo dal portiere ospite. Alla fine lo zero a zero è il risultato più giusto. Ma solo gli ultimi 90 minuti di domenica scriveranno la parola fine su questo emozionante campionato di Promozione che, Cerignola a parte, ha visto un grande equilibrio nelle zone calde della classifica.
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