Trani – Pochi punti, anzi uno solo ma ben preciso: questione stadio “Comunale”. La conferenza stampa voluta e relazionata dagli stessi vertici della società Trani calcio ha avuto come unico punto focale: il ”Comunale” , nei suoi punti di criticità, strutturali e funzionali.
Appena un piccolo accenno al recente, appena passato, dell’ultimo campionato ne fa visione lo stesso presidente Michele Amato affiancato alla sua destra da Alberto Altieri e alla sua sinistra, l’ingegnere Fiore Resta.
“ Il dispiacere, l’amarezza è tanta – dichiara – ma la convinzione di averci provato con tutte le nostre forze nonostante l’epilogo finale, non ci fermerà nel nostro progetto – prosegue il presidente – è solo da capire in che categoria che sia Promozione o Eccellenza, in quest’ultima via ci stiamo incamminando attraverso la richiesta di ripescaggio – dichiara – ma sempre con intenzione di allestire una formazione che punti al vertice.
E’ sempre lo stesso Amato a relazione e tenere banco la conferenza, tralasciando la questione squadra e allacciandosi immediatamente alla vera problematica che poi ha portato alla stessa conferenza illustrativa: la struttura dello stadio “Comunale” di Trani verte in situazione critica.
Non sappiamo con quale impianto di gioco poter disputare il campionato, viste le enormi criticità in cui versa la struttura sia nella sua sicurezza sia per la sua fruibilità.
I punti cardini che abbiamo già portato in visione al primo cittadino Amedeo Bottaro, sulla vertenza stadio è molto semplice: in primis, fosse argomento di discussione nel primo consiglio comunale utile, illustrando le soluzioni da apportare con i relativi costi da supportare, tutti ed interamente a debito della stessa società Vigor Trani calcio, quindi a costo zero (0) per l’amministrazione casse comunali, in cambio di un più prolungato tempo di gestione “stadio” in favore della Vigor Trani, attualmente triennale ma in un tempo di 10 anni, utili a spalmare i costi stimati un 500 mila euro.
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Pur avendo ricevuto, risposte rassicuranti, ma al momento di concreto non vi è nulla.
Ma quali i punti concreti di tutta questa vicenda legata allo stadio, quali gli urgenti criticità da dover avviare subito i lavori. A questo sviluppo l’illustrazione dell’ingegnere Fiore Resta a sviscerare punto per punto:
- Stadio “Comunale”: a novembre scade la proroga concessa dalla Federazione per l’agibilità della struttura con messa in sicurezza e adeguamento alle norme vigenti per gli stadi;
- Settore “ospiti” inadeguato: adeguare secondo le nuove norme di sicurezza, altresì chiusura del settore;
- La “Gradonata” così definita, oltre ad essere fruibile solo in parte nella restante, la parte transennata è ancora inagibile e priva di una bagno per donne;
- Recinzione: la rete di protezione in ferro che delimita il settore spettatori dal rettangolo di gioco è instabile, insicura e corrosa da ruggine in più parti, da sostituire totalmente per tutto il perimetro;
- Impianto idrico per irrigazione del manto erboso: attualmente con funzionalità manuale da commutarla in automatica;
- Il settore “tribuna”: perdite idriche in varie sono sottostante, inoltre, l’ascensore ubicato all’interno della stessa utile per i diversamente abili, non è mai entrata in funzione;
- Vecchi spogliatoi e vecchia biglietteria: ormai ridotti a ruderi fatiscenti;
- Impianto sportivo sprovvisto di fari di illuminazione: pronto un progetto per l’illuminazione dello stadio da realizzare in tre mesi con le nuove norme che saranno a brevi vigenti omologato anche per campionati professionistici.
Questi i più importanti è imminenti lavori da avviare quanto prima tutto a spese della Vigor Trani calcio, quindi a costo zero per la “Città di Trani” e l’amministrazione comunale, si chiede solo che vi sia dato un periodo di gestione più lungo, per investire e ammortizzare i costi.
Attendiamo che da Palazzo di città arrivi risposta. Il presente non può più aspettare.
ENZO CHICCO
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