La regina delle inseguitrici contro la corazzata Sudest, la striscia di vittorie casalinghe contro l’imbattibilità che dura da dodici partite, Porcelluzzi contro Salvati, i leoni gialloblù contro le api: questa è Ascoli – Sudest.
De Masi ha tutti a disposizione, e sceglie Forgione al posto di Filannino per garantirsi una difesa d’esperienza contro le temibili bocche di fuoco del Sudest. D’Ermilio deve rinunciare a Ricci e De Giosa squalificati e butta subito nella mischia Di Bari nel ruolo che è stato di Mastrolonardo, partito in direzione Mola. I primi minuti sono di studio, ma ben presto i padroni di casa cercano di avanzare il baricentro orbitando dalle parti di Girolamo; il Sudest sembra impotente di fronte al predominio territoriale dei padroni di casa, che sbloccano al quarto d’ora con Porcelluzzi, abile a sfruttare una grave indecisione difensiva degli ospiti. Passano dieci minuti e finalmente arriva il primo acuto di Ragno, che realizza un gol da cineteca da oltre venti metri. L’uno-due ascolano tranquillizza i padroni di casa e sveglia gli ospiti che danno inizio all’assalto all’arma bianca del fortino ascolano, e ci vuole un super Moschetto per sbrogliare, intorno alla mezz’ora, una situazione complicatissima rinviando di piede una conclusione a botta sicura da distanza ravvicinata; è il preludio al gol di Petaroscia, che finalizza uno schema su calcio da fermo e dimezza lo svantaggio al 40′.
Il secondo tempo comincia come si era concluso il primo, col Sudest alla disperata ricerca del pari e l’Ascoli che si abbassa a difendere il minimo vantaggio; passa un quarto d’ora e Colella penetra in area, si allunga la palla e finisce addosso a Zelano: per Marinuzzi è rigore, lo stesso Colella si incarica della battuta e trafigge Moschetto acciuffando il pari per i suoi. Il pareggio scuote l’Ascoli, che ricomincia a giocare a calcio: e rimette avanti la testa alla mezz’ora della ripresa con un calcio di punizione battuto da Montemorra dalla sinistra su cui non arriva Lanciano, ma ci arriva Porcelluzzi che trova il tap-in vincente. Altri dieci minuti e il distacco torna a due: ripartenza fulminea di Balletta che ubriaca De Giosa coi suoi dribbling, costringendolo a commettere fallo in area. Marinuzzi accorda il secondo penalty di giornata, che Porcelluzzi trasforma per la sua personale tripletta.
Non succede altro, e l’Ascoli può festeggiare la sesta vittoria interna di fila in campionato, rinsaldando così la seconda piazza e rosicchiando tre punti alla capolista, ora a sei punti e con una partita in più. Sudest ballerino in difesa e temibile in avanti, ha il merito di cercare e trovare il pari in una situazione che avrebbe spezzato le gambe a molti; premia la scelta di De Masi di schierare una linea difensiva più esperta, che poco soffre le scorribande ospiti e ben argina Salvati, spesso a disagio tra i due centrali gialloblù.
Ascoli Satriano: Moschetto, Daluiso (50′ st Russo), Giannatempo, Fabiano, Zelano, Lanciano, Forgione, Balletta, Porcelluzzi, Montemorra, Ragno (17′ st Specchio).
A disp. Brattoli, Brunone, Totaro, Moccia, Filannino. All. De Masi.
Sudest: Girolamo, De Giosa, Lettieri, Clementini, Blonda, Lisco (11′ st Carrassi), Piva (11′ st Cramarossa), Di Bari, Salvati, Colella, Petaroscia.
A disp. Fanelli, Nasca, Tisti, Belviso, Cavallaro. All. D’Ermilio.
Reti: 15′ pt, 30′ e 39′ st (r) Porcelluzzi, 25′ pt Ragno (AS), 40′ pt Petaroscia, 15′ st (r) Colella.
Ammoniti: Lanciano, Porcelluzzi, Montemorra, Ragno (AS); De Giosa, Blonda, Lisco, Carrassi (S).
Arbitro: sig. Marinuzzi di Taranto coadiuvato da Laghetti e Giudetti (TA).
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