Secondo indiscrezioni, l’Audace Cerignola proseguirà l’iter giudiziario per affrofondire la vicenda.
Il caso riguardante il tesseramento di Kamano non è affatto concluso. In prima istanza il gravame del Cerignola, infatti, è stato rigettato dal Giudice Sportivo con la seguente motivazione: “L’U.S.D. San Severo è stato autorizzato al tesseramento del citato calciatore per la corrente stagione sportiva dopo aver esaminato la relazione della comunità La Zattera che ospita il medesimo, dalla quale si evince l’ottimo inserimento del medesimo sia nella stessa comunità che nella società San Severo dove svolgeva gli allenamenti; che l’ufficio ha rimarcato altresì che il Kamano è giunto in Italia nell’agosto 2011 ed è regolarmente soggiornante dal primo settembre 2012”.
Gli ofantini, facendo leva sulla normativa riguardante il primo tesseramento in Italia di un calciatore extracomunitario per la quale il medesimo, prima di essere regolarmente tesserato, deve risiedervi da almeno 12 mesi, solleverebbero la discrasia tra la suddetta motivazione del Giudice Sportivo, in prima istanza, e la norma in vigore. Lo stesso organo decisionale nel provvedimento citato rimarca che “il Kamano è giunto in Italia nell’agosto 2011 ed è regolarmente soggiornante dal primo settembre 2012”, tempo insufficiente, secondo quanto sostiene il Cerignola, per poter tesserare l’atleta africano. Secondo le nostre indiscrezioni i dauni, in virtù di questa contraddizione, adiranno gli organi competenti, ricorrendo nelle sedi opportune, finchè non sia fatta chiarezza sulla questione.
Graziano Congedo – colpoditaccoweb.it
Lascia un commento