L’atteso match tra le due terze del Campionato di Eccellenza Pugliese è stato di fatto una farsa: il Cerignola ha deciso di mandare in campo una formazione in prevalenza costituita da ragazzi dai 17 ai 19 anni. Il Manfredonia, pur lamentando le importanti assenze di Romito, Pollidori e Carminati, ha fatto un solo boccone dei volenterosi giovani ofantini: sette reti nel primo tempo e due nella ripresa hanno decretato un nove a zero finale che non ha avuto forme più clamorose solo perché i sipontini, per tutto il secondo tempo, hanno fatto solo possesso palla e affondato verso la rete avversaria solo saltuariamente.
Le reti, nell’ordine, hanno visto le firme di Trotta al 13′ pt, Di Pinto al 23′ pt, Di Pinto al 29′ pt, Portosi al 31′ pt, Trotta al 33′ pt, Corbo al 35′ pt 37′ pt Trotta; nella ripresa al 7′ st Di Pinto e al 38′ st Stoppiello.
La ragione apparente di tale scelta del Cerignola pare sia legata alla semifinale di Coppa Italia che la squadra di Pizzulli affronterà Mercoledì prossimo, ma è trapelata anche l’ipotesi che i calciatori abbiano iniziato un “braccio di ferro” con la società che, secondo queste “voci”, è inadempiente verso i suoi atleti da più di un mese.
Nella sua ultima stagione tra i professionisti i calciatori del la SS Manfredonia subirono, a distanza di due anni, una squalifica per non essersi presentati all’ultima trasferta a Brindisi.
L’hanno scorso, invece, nello stesso periodo e per la stessa ragione “apparente”, il Bisceglie si presentò con sette ragazzini a Monopoli senza subire alcuna conseguenze dalla giustizia sportiva.
Al di la di queste differenze tra le due Leghe, quanto è visto al Miramare non è stato il massimo della sportività e non meritava certo il biglietto pagato dai tanti che sono accorsi per vedere una delle gare più belle e per questo più attese dell’anno.
Antonio Baldassarre – manfredonianews.it
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