Per ora resta Dinisi al timone dell’Audace Cerignola, ma la tifoseria sarebbe disposta a prendersi carico della gestione della squadra pur di mandarlo via.
Una nuova puntata delle querelle tra società e tifoseria dell’Audace Cerignola si è consumata la scorsa settimana, precisamente giovedì 20 giugno: nella sede degli ultras, si è tenuto un incontro con la presenza del presidente Dinisi e del sindaco Giannatempo. Il confronto è stato schietto ed in alcuni frangenti acceso, senza però eccedere: i sostenitori gialloblu hanno subito incalzato il massimo dirigente, invitandolo alle dimissioni. Ringraziando per quanto fatto nelle ultime stagioni, i tifosi (che non vedono prospettive future volte a calcare palcoscenici più importanti dell’attuale Eccellenza) hanno spiegato che sarebbe ora di passare la mano, cedendo la società a costo zero, candidandosi ad assumere essi stessi la gestione, se nel caso.
Dinisi, dal canto suo, ha affermato di non farne una questione di denaro: è disposto a farsi da parte, purché la nuova dirigenza non disperda i risultati raggiunti nel recente passato, in particolar modo quelli del settore giovanile, in costante crescita. Il primo cittadino poi, nel corso del faccia a faccia, si era dato due giorni di tempo per valutare eventuali trattative, appellandosi alla responsabilità degli imprenditori locali; tuttavia, trascorso tale termine, non sono trapelate novità e, dunque, almeno per il momento, resta in carica la proprietà presente. I gruppi organizzati del tifo inoltre sostengono compatti la richiesta di ripescaggio in serie D (prospettiva, lo ribadiamo, molto ardua): la scadenza ultima per presentare la domanda è fissata al 5 luglio, ma il quadro generale è ancora a tinte molto fosche. Per raggranellare la somma richiesta, serve denaro che non pare essere in cassa: probabilmente toccherà a Giannatempo fare da mediatore per accontentare la più urgente prerogativa dei simpatizzanti dell’Audace.
Emanuele Parlati – Il Mattino di Foggia e Provincia
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