Calcio dilettantistico… <br/> quanto costi?

Calcio dilettantistico…
quanto costi?

Intorno al calcio dei “dilettanti” ancora troppi costi di gestione. A partire dalle iscrizioni.

Il calcio dilettantistico, soprattutto fino a qualche tempo fa, ha sempre avuto poco di “dilettante”.

Intorno ad esso hanno sempre girato numerosi aspetti economici, che hanno riguardato e riguardano la gestione di tutto l’impianto, stipendi (rimborsi) ai calciatori compresi.

Con la crisi economica le società hanno cominciato a ridimensionare l’ultimo aspetto e il target richiesto dai calciatori è letteralmente sceso, e i dirigenti non sono più disposti a fare spese folli per portare la propria squadra un gradino più in alto.

Resta comunque abbastanza alto il prezzo che un campionato, soprattutto se si parla di Eccellenza o Promozione, costa alle dirigenze.

A partire dall’iscrizione, primo step verso l’anno nuovo e collante tra la stagione appena terminata e quella che comincerà in autunno.

Tra quota associativa, diritti di iscrizione, assicurazioni e acconti spese organizzative, il massimo campionato regionale costa ad ogni compagine ben 5380,00 euro, da versare entro il 25 luglio, mentre se si scende in Promozione scendiamo anche di importo (naturalmente), con i 4180,00 Euro da versare.

Prima, Seconda e Terza categoria non sono esenti da questa spesa iniziale, seppur in maniera ridotta, 3180, 2340 e 1540 euro (entro il 20 settembre solo per la Terza Categoria). Se, invece, ci si vuole affiliare ex-novo, partendo dalla Terza Categoria, ultima serie provinciale del calcio, il costo totale iniziale sarebbe di 2500,00 euro.

Per non parlare poi di chi ha avuto un campionato decente, nella precedente stagione e potrebbe aspirare al ripescaggio, come l’Ascoli Satriano e il Monte Sant’Angelo o la Vicarius, ad esempio. Per essere ripescati dalla Promozione all’Eccellenza (in corsa l’Ascoli del presidente Danaro), ai costi iniziali ci vorrebbero altri  1200,00 euro. Stessa somma servirebbe al Monte Sant’Angelo per tentare la salita in Promozione, mentre 840 e 800 per risalire il Prima e Seconda Categoria.

E stiamo solo all’inizio, poi ci sarebbero da allestire gli organici e da “rimborsare” le spese a calciatori e dirigenze, organizzare le trasferte.

E continuiamo a chiamarlo calcio dilettantistico.

Fabio Lattuchella

laquis

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