Un anno da dimenticare con il Lucera, dopo le vittorie con San Severo e Apricena, e sempre ai primi posti della classifica dei marcatori.
Un anno difficile, che però non ha messo in ghiacciaia le doti (cecchino d’area, opportunità ma al tempo stesso autentica macchina da gol) del calciatore. Il bomber Elia Gravinese, scalpita, vuole ritornare a giocare: in qualsiasi categoria. Ed allora ecco il contatto con il Carapelle (Promozione pugliese) che potrebbe promettergli una maglia. Estate, tempo di tintarella e relax. Non per tutti, però. C’e anche chi alla piacevole brezza marina preferisce l’odore del rettangolo verde; agli aperitivi sul bagnasciuga, il gusto agrodolce della preparazione che fa da antipasto alla stagione calcistica. E’ questo il caso di Elia Gravinese, pronto per affrontare la nuova stagione, per adesso ancora avvolta nell’incognito. ll sipontino (è di Manfredonia), scalpita, e lo fa riassaporando il suo recente passato, “A Lucera ho vissuto un momento in chiaro scuro della mia carriera come pure a Lesina, ma restano indimenticabili gli anni con il San Severo e l’Apricena dopo ho vissuto delle stagioni indimenticabili, e non solo per quel che riguarda i risultati sportivi, ma anche per ciò che attiene i rapporti umani – rimarca il bomber –, ricordi che porto ancora oggi nel cuore in maniera vivissima“.
Chiusa la pagina amarcord Elia Gravinese si proietta repentinamente sul futuro prossimo “Attualmente sono alla finestra, ed ho tanta voglia di tornare a sudare quanto prima. Dopo Lucera – racconta – spero di poter confrontarmi con un nuovo progetto altrettanto serio. Il Carapelle per me sarebbe un onore, ma io ho voglia di giocare, la categoria conta poco, così come l’aspetto economico; quel che mi interessa davvero è verificare la bontà e la serietà del progetto societario“.
La trattativa sembra ben avviata, quello tra il Carapelle e l’attaccante Gravinese potrebbe essere un matrimonio che potrebbe essere ufficializzato già nelle prossime ore. Gravinese ha solo voglia di tirare calci ad un pallone.
Antonio Villani – La Gazzetta del Mezzogiorno
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