Nuova Lucera <br/>Al via la più incerta stagione

Nuova Lucera
Al via la più incerta stagione

stemma nuova luceraLa più incerta stagione del calcio a Lucera

E’ partita in sordina, con la preparazione, la stagione della nuova Nuova Lucera Calcio, che scaturisce dall’ennesimo momento di difficoltà in cui è caduto il movimento calcistico locale, in via di rifondazione, dopo che, con tanti sacrifici, era già stato rifondato nel 2012 e nel 2011. Un filo di incertezza ha unito tutte le tappe dell’avventura biancoceleste post era Pitta, ma da questa costante precarietà sono nate due salvezze che sono state ritenute poco importanti, evidentemente, da tutti gli attori che nello scenario cittadino potrebbero concorrere a rendere meno amara la vita dello sport. Cose che accadono qui, dove si preferisce girare la testa dall’altra parte, mentre altrove, nonostante il difficile momento di crisi, si compiono sforzi degni di nota per rimanere in pista e continuare a tenere in vita, agonisticamente parlando, i colori della città.
Al di là di tutto, il nume tutelare del sodalizio biancoceleste è ancora Lello Di Ianni; esce di scena, invece, Aurelio De Fantis (e pare anche il segretario Dino Fenuta), non senza rancore, che negli ultimi due anni ha rappresentato un credibile punto di riferimento per tutti, non fosse altro per la sua capacità di dire pane al pane e vino al vino, a differenza di qualcuno che ha solo sparato cavolate circa i luminosi traguardi verso i quali il club sarebbe stato lanciato in futuro.
Invece il presente, con molti problemi, è rappresentato da un manipolo di ragazzi giovanissimi in allenamento al Comunale agli ordini di De Paolis, il nuovo tecnico, essendo Mister Maiellaro approdato all’Ascoli Satriano, che è stato ripescato in Eccellenza. L’allenatore lucerino – che prende il posto di un altro grosso calibro della storia del nostro calcio, Carlo De Masi, favoloso il suo secondo posto lo scorso anno in Promozione – proverà a rendere ancora più avvincente, nella massima serie regionale, il sogno dei tifosi ascolani.
Intanto, manca meno di un mese all’inizio del campionato (15 settembre) ed è ancora non definito il profilo societario del gruppo di persone (ci sarebbero elementi del Verdevivo/Accademia, con Pio Maceria indicato come possibile presidente) che tenterà la nuova impresa biancoceleste; men che meno si sa chi metterebbe i soldi. Come accade nei momenti di difficoltà, non mancano le polemiche e girano diverse voci, di segno opposto, e alcune parecchio velenose, che dipingono una situazione per nulla semplice, ma in cui ci sarebbe la voglia di impegnarsi.
Qualcuno dice che si partirà per vedere poi cosa succede; qualcun altro sostiene di aver sentito Di Ianni dire che, in caso di naufragio, la squadra potrebbe essere ritirata.
E’ certo, comunque, che il calcio lucerino, se dovesse sopravvivere, non potrà godere di stagioni felici.

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