Contro i granata basta un rigore di Catalano. Tre punti d’oro prima di Lesina
Contava solo vincere. Perché davanti non sbagliano un colpo. E perché domenica la Vicarius, oggi terza a 13 punti, sarà di scena a Lesina, contro i lanciatissimi rossoneri di Gino Pazienza, più avanti di una lunghezza. E vittoria è stata, anche se grazie ad un rigore e con un po’ di sofferenza. Non tanto per la forza dell’avversario (Casano è stato praticamente inoperoso). Quanto per il fatto che i gialloblu hanno dovuto affrontare due terzi di partita in inferiorità numerica. Complice, ancora una volta, una evitabile espulsione di Fedele Torelli, mandato anzitempo negli spogliatoi dopo un ingenuo fallo di reazione. Un indizio che testimonia, come dichiarato anche da Mister Pompilio, che c’è ancora da lavorare e da crescere, anche sul piano caratteriale. Ma questa Vicarius, ancora una volta, ha dimostrato di essere solida e compatta, con una difesa quasi impenetrabile. E le fortune delle squadre, è cosa nota, si fondano a partire dalla fase difensiva.
LA CRONACA Mister Pompilio disegna il suo undici con un 4-4-2 che, in fase di possesso, si apre in un 4-2-4. Davanti a Casano, linea “Maginot” con Valente a destra, Cruciano a sinistra e l’ormai consolidata diga centrale Ferrara – Occhicone. Interni di centrocampo Mastromatteo (altra grande prova la sua) e Pazienza. Sulle fasce Torelli a destra e Camillo a sinistra, con compiti più offensivi che di copertura. Davanti Lange e Catalano.
Il Minervino si schiera con un 4-4-2 più attendista, con un undici iniziale molto fisico e giocatori votati all’agonismo. Nei primissimi minuti è la Vicarius a premere, rendendosi pericolosa su palle inattive prima da un angolo battuto da Camillo e poi con un colpo di testa di Lange smorzato ancora in angolo. Ma all’8′ sull’unica disattenzione della difesa gialloblu Simone, servito da Dario Tricarico, si infila centralmente e punta Casano che lo anticipa di piede in uscita. È l’ultima azione per il 10 ospite che nel contrasto si infortuna e lascia il posto a Claudio Tricarico. La Vicarius riprende in mano la manovra e al 22′ passa. Valente, da fallo laterale, serve Catalano che si incunea in area e viene trattenuto in maniera vistosa da Tangorre. Rigore indiscutibile che lo stesso centravanti di casa trasforma per l’uno a zero. Passano 4 minuti e Catalano, lanciato dalle retrovie, elude il fuorigioco e si trova a tu per tu con Amoruso. Tenta di superarlo con un pallonetto, ma viene trattenuto dallo stesso portiere in uscita disperata. L’arbitro assegna una punizione dal limite e ammonisce il numero 1 ospite. La punizione, battuta da Camillo, finisce di poco alta. La Vicarius dà la sensazione di poter raddoppiare, ma al 38′ un episodio cambia parzialmente l’inerzia della gara.
Torelli viene travolto in uno scontro aereo dal suo marcatore. L’arbitro assegna la punizione per la Vicarius, ma il giovane gialloblu scalcia l’autore del fallo e viene espulso. Nonostante l’inferiorità la Vicarius colleziona almeno altre due nitide palle gol in successione. La prima con Valente che entra in area dalla destra, salta l’uomo e calcia sull’esterno della rete. La seconda dopo una percussione di Camillo che entra in area arriva sul fondo e crossa teso al centro per l’accorrente Catalano il quale, libero da marcature, calcia al volo di destro. La palla finisce alta di poco sulla traversa. Il primo tempo si chiude dopo 3 minuti di recupero. In avvio di ripresa la Vicarius ha subito l’occasione del raddoppio. Dopo 7 secondi dal calcio d’inizio Catalano, servito alla perfezione del Lange, si trova al cospetto di Amoruso e viene anticipato di un soffio. Pompilio, subito dopo, decide di ridisegnare la squadra. Lange, ancora tra i più positivi, lascia il posto a Bufalo che si posiziona come terzino sinistro. La Vicarius si schiera con un 4-4-1 e Catalano è l’unica punta. L’inferiorità penalizza i gialloblu che non riescono ad esprimere al meglio il proprio gioco. Ma allo stesso tempo il Minervino non riesce a sviluppare trame pericolose, se non su palla inattiva. E al 19′ sono ancora i padroni di casa ad affacciarsi in area ospite. Camillo, partendo dalla tre quarti destra, taglia alla sua maniera la linea difensiva e arriva sul fondo. Cross teso che attraversa l’area e arriva sui piedi di Mastromatteo che calcia, ma Amoruso ribatte in angolo. Al 24′ anche Catalano lascia il campo per Santarelli. Il tuttofare Camillo diventa l’unico riferimento offensivo.
Nell’ultimo quarto d’ora il Minervino cerca la via del pareggio, ma la Vicarius è brava a tenere gli avanti granata lontani dalla porta di Casano. Si segnalano solo un paio di conclusioni dal limite del Minervino, arrivate al termine di azioni sporadiche. La più pericolosa è di Schiavo, entrato alla mezz’ora per Di Vietro, che tenta al volo dopo un batti e ribatti in area. L’ultimo squillo è ancora della Vicarius, con una punizione conquistata e battuta da Camillo (encomiabile la sua prova) che si spegne sul fondo. Al triplice fischio è ancora una volta festa per la Vicarius, che tiene il passo delle prime e si prepara al meglio in vista dell’importante gara di Lesina.
Giuseppe Del Fuoco
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