Si ferma a sette il filotto di risultati utili consecutivi dell’Atletico Vieste, uscito sconfitto dalla trasferta sul neutro di San Pancrazio Salentino contro la capolista Gallipoli. Il 2-1 è, però, risultato bugiardo vista la qualità e la quantità di gioco espresso dalle due squadre, ma anche alla luce di un arbitraggio quantomeno discutibile.
Bastavano appena due minuti ai padroni di casa per sbloccare il risultato: ci pensava Villa che calciava una punizione “alla Platini” pennellando una precisa traiettoria che mandava il pallone a scavalcare la barriera per insaccarsi accanto al palo alla destra di un incolpevole Muscato. Il gol cambiava gli equilibri del risultato a favore dei salentini ma dava il via alla bellissima prestazione dei garganici, padroni del campo per gran parte del match.
Il risultato poteva essere riequilibrato attorno alla mezz’ora quando il pallone calciato da Colella dalla bandierina di sinistra trovava Salerno pronto alla deviazione di testa in rete se non fosse stato platealmente tirato a terra da un avversario, tra l’indifferenza del direttore di gara, il sig. Claudio Panettella di Bari, e dei suoi assistenti.
Al termine del primo tempo giungeva il raddoppio gallipolino nell’unica disattenzione difensiva viestana: un lancio dalla linea difensiva veniva sottovalutato da Sollitto che non si accorgeva della presenza di Tedesco alle sue spalle; l’attaccante ex Brindisi controllava la sfera appena dentro l’area e la mandava accanto al palo lontano, dove Muscato non poteva arrivarci.
La ripresa iniziava con una nuova occasione per l’autore del secondo gol, ma il suo tiro dal limite trovava l’opposizione del portiere avversario che col piede sventava la minaccia. Al quarto la punizione di Colella costringeva Donateo al primo di una serie di interventi decisivi. Dal successivo corner, Camasta incornava in anticipo sugli avversari ma spediva la sfera oltre la traversa.
All’undicesimo Vieste pericoloso in area avversaria: solito corner velenoso di Colella, sponda di Salerno dal secondo palo a rimettere verso il centro dove Rocco Augelli non riusciva a inzuccare, costringendo Rescio ad allontanare dalla linea di porta. Al quarto d’ora giungeva il gol che riapriva il risultato: cross di Ricucci in area, Salerno vinceva il contrasto aereo col portiere avversario consentendo a Rocco Augelli di incornare mandando la sfera in fondo alla rete. Diventano, quindi, 13 le segnature del capitano viestano in campionato, sempre più capocannoniere stagionale.
Il Gallipoli si rivedeva in area avversaria al 17mo quando un lancio simile a quello del secondo gol trovava impreparata la difesa viestana consentendo a Tedesco di cercare la via della rete, ma era bravo Stranieri ad immolarsi col corpo sventando la minaccia.
Donateo tornava protagonista al 24mo quando riusciva a smanacciare in angolo un tiro molto angolato di Rocco Augelli, ben imbeccato da un preciso servizio in verticale di Salerno. Lo show del giovane portiere di casa (classe ’94) proseguiva al 29mo quando toglieva dal sette un gran tiro dalla distanza di Colella, e al 42mo con un intervento simile al precedente, questa volta su tentativo da fuori area di Villani (subentrato a Stranieri nella ripresa).
Che la gara sarebbe stata bella e spettacolare lo si intuiva guardando il ruolino di marcia delle due formazioni, entrambe in grado (come la Fidelis Andria) di conquistare 19 punti sui 21 in palio nelle ultime sette gare. Peccato che sia stata disputata senza la presenza di pubblico, a seguito della squalifica del “Bianco” per quanto avvenuto nell’area tecnica e all’autobus degli avversari al termine della gara con la Fidelis Andria.
Leggendo tra le righe della dichiarazione rilasciata nel post partita da mister Calabro, si intuisce che il risultato ha premiato oltre misura la sua squadra: “Spesso nel calcio i risultati sono decisi dagli episodi, e oggi è accaduto proprio questo. Complimenti al Vieste e al suo tecnico perché è la squadra che mi ha impressionato di più“.
Dal Gallipoli, sinceramente, ci si aspettava qualcosa di più: la squadra in testa alla classifica di Eccellenza ha messo in mostra un buon reparto difensivo e il cinismo degli attaccanti, bravi a capitalizzare la quasi totalità delle occasioni concesse dai viestani, ma poco o nulla ha mostrato in fase di costruzione di gioco, imbastendo quasi esclusivamente le sue azioni con lanci lunghi a scavalcare il centrocampo per imbeccare le punte.
La sconfitta della squadra di Massimo Olivieri non impedisce alla sua formazione di salvaguardare il quinto posto in classifica, l’ultimo disponibile per accedere ai play-off, vista la contemporanea sconfitta interna della Virtus Francavilla, punita per 3-1 dall’Atletico Mola nonostante sia rimasto in 10 uomini dopo una ventina di minuti per l’espulsione di Mastrolonardo.
Gallipoli Football: Donateo, Vergori, Levanto, Galdean, Sportillo, Taurino, Valentini, Presicce, Villa, Rescio, Tedesco (26st Puglia). A disposizione Bassi, Casalino, Mariano, Savino, Nigro, Alessandrì. Allenatore Antonio Calabro
Atletico Vieste: Muscato, Silvestri (18st Mandorino), Stranieri (18st Villani), Ricucci, Sollitto, Camasta, Augelli R., Simone (34st Perlangeli), Salerno, Colella, Grieco. A disposizione Piccolo, Iaia, Rubino, Gentile. Allenatore Massimo Olivieri
Arbitro Claudio Panettella, assistenti Luca di Masi e Marco Dentico, tutti della sezione di Bari.
Reti: 2pt Villa (G), 44pt Tedesco (G), 15st R. Augelli (V).
Ammoniti: R. Augelli, Ricucci, Camasta (V), Vergori, Puglia, Presicce (G)
Corner: 8-5 per l’Atletico Vieste
Sandro Siena
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