U.S. Bitonto, le pagelle del campionato

U.S. Bitonto, le pagelle del campionato

Muzio Di Venere

Voti alti per i neroverdi al termine di una stagione davvero esaltante.

Dare i voti e le pagelle dopo una stagione in cui si è conquistato la Coppa Italia e l’accesso diretto all’Eccellenza (e si attende la Supercoppa) è davvero difficile. È impossibile bocciare qualcuno o premiare qualcun altro. Perché in questa U.S. Bitonto che ha fatto sognare i propri tifosi, è la squadra tutta ad emergere. E a trionfare.

Lattanzi 8 – Ieri si è capito perché è il portiere meno battuto del campionato, respingendo il rigore di Ciccone. Grande stagione per il numero uno neroverde, davvero una roccia e una manna dal cielo per i suoi compagni di retroguardia. Sicurezza.

Cifaratti 7 – Una delle belle sorprese della stagione. Partito in sordina, ben presto è diventato padrone della fascia destra, che ha “mangiato” macinando chilometri domenica dopo domenica, sia in difesa che in offesa. Incursore.

Michele Roselli 6,5 – Nella prima parte di campionato, contendeva la fascia destra a Cifaratti, poi ha fatto molta panchina. Ma non si è demoralizzato, e si è fatto trovare pronto nei momenti di necessità. Prezioso.

Naglieri 8 – Un gioiello difensivo di grande quantità e qualità. Ha solo 18 anni il centrale neroverde ma gioca con la sicurezza e la tranquillità di un veterano. Praticamente insuperabile nell’uno contro uno e nei duelli fisici. Rende impossibile la vita a tutti gli attaccanti che gli passano davanti, quasi annullandoli. Gigante.

Zaccaro 7,5 – Con Naglieri forma una coppia di centrali praticamente perfetta. A volte meno sicuro del compagno di reparto, ma la sua esperienza e le sue punizioni dal limite sono state fondamentali nei momenti decisivi della stagione. Baluardo.

Bonasia 7,5 – All’inizio della stagione, rappresentava un lusso per una squadra di Promozione, e lo ha dimostrato con la perla in Coppa Italia contro il Giovinazzo. Affronta con umiltà il secco balzo indietro di categoria, e dimostra di saperci fare. Con i piedi (vedi punizione con il Carapelle all’andata e nell’acquitrino di Rutigliano) e di testa. Affidabile

Pazienza 6,5 – Vale il discorso fatto per Roselli, con la differenza che ha avuto la concorrenza spietata di Bonasia. Ma si è fatto trovare sempre pronto, anche quando ha dovuto giocare da centrale. Multiuso.

Foggetti 7 – Fin dalle prime partite, non è un mistero perchè mister Di Venere lo abbia voluto subito nel centrocampo neroverde a sostituire Milella. Peccato che poi una serie di infortuni ne abbia rallentato il rendimento. Ma la classe non si discute, così come il gran numero di palloni giocati e toccati durante la stagione. Folletto.

Sangirardi 7,5 – Una coppia perfetta con Foggetti. Corona una grandissima stagione con un’altra prova di dominio a metàcampo. È praticamente il padrone del centrocampo, offrendo visione di gioco e smistando palloni a destra e a manca. Diga insuperabile quando si tratta di difendere e di spazzare la palle. Poliedrico.

Piperis 7 – A inizio stagione, tutti erano convinti che sarebbe stato in panchina a osservare le gesta di Foggetti e Sangirardi. Tutti si sono ricreduti, perchè il metronomo barese, che già aveva incantato la scorsa stagione, risponde presente anche quest’anno con prestazioni di qualità e quantità. Indispensabile.

Nicola Roselli 8,5 – Come sempre un po’ troppo focoso e rissoso, è stato l’uomo delle grandi giornate. Dapprima, con la sua doppietta, ha regalato la storica Coppa Italia. Poi, il 1° maggio, è stato il migliore in campo nella sfida che è valsa l’Eccellenza. In mezzo, tante belle punizioni da sogno e giocate di classe sopraffina. A 37 anni suonati l’ex centrocampista di Terlizzi e Monopoli ha ancora tanto da dire al calcio. Piedin fatato.

Aloisio 7 – La sua stagione inizia in ritardo per via di un lungo infortunio. Ma un volta rientrato ha dimostrato che con il pallone ci sa fare. Grande tecnica, grande velocità, piedi buoni, e gol di pregevole fattura. Non sfigura davanti a “colossi” come Modesto e Nicola Roselli. Combattente.

Modesto 8 – E’ l’altro uomo copertina del Bitonto, oltre ad esserne il capitano. Parte a razzo e segna con continuità, poi ha un leggero calo ma è assolutamente insostituibile nello scacchiere tattico di Di Venere. Sempre spina nel fianco per gli avversari, che fa tremare con la sua velocità. Inesauribile.

Lomuscio 6 – La qualità non manca al “Lazzaro” bitontino, ma forse è poco concreto. Fa tanto movimento ma spesso si perde in un bicchier d’acqua. Nelle ultime apparizioni, è apparso in miglioramento  rispetto alla fase centrale  del Campionato. Work in progress.

Belviso 6 – Leggi Lomuscio

Terrone 9 – Il giocatore della stagione. 28 gol complessivi, tra Campionato e Coppa Italia, dopo i 21 siglati l’anno passato. Il bomber neroverde ha segnato in tutti i modi (testa, piede, di forza, di giustezza) e nella prima parte della stagione si è sobbarcato spesso l’intero attacco bitontino. Chiude con una ennesima doppietta una stagione davvero indimenticabile. Cecchino.

Capriati 7 – Arriva a dicembre per dare una spinta in più a una squadra che già andava a gonfie vele, e l’attaccante barese non sbaglia la missione. Gol da favola contro la Fortis Murgia, è talismano prezioso soprattutto in Coppa. La sua capocciata contro il Bitritto dà la certezza dell’Eccellenza. Rincalzo.

Ricciardi 6 – Ha avuto troppe poche occasioni per mettersi in mostra. Da rivedere.

mister Di Venere 10 – Il condottiero dei neroverdi. Il vero artefice dei successi e della stagione magica bitontina. Ha creato una squadra a sua immagine e somiglianza, che non è stata sempre spettacolare ma molto cinica, concreta e spietata. E che soprattutto non ha lasciato scampo agli avversari. Sergente.

Michele Cotugno Depalma – dabitonto.com

laquis

Lascia un commento