Cellamare: Intervista a Davide Desimi

Cellamare: Intervista a Davide Desimi

Davide Desimini

Forza fisica, un colpo di testa come punto di forza e una discreta tecnica tutto al servizio del Cellamare. Stiamo parlando di Davide Desimini, classe 1992 difensore centrale del Cellamare, appena eliminato in semifinale playoff dal Monte Sant’Angeloma protagonista di un campionato eccezionale. Il giovane originario di Sannicandro di Bari è stato uno dei punti fermi della retroguardia biancazzurra ma è stato anche un importante arma in zona offensiva con ben 5 gol all’attivo.

In esclusiva ai microfoni di Pugliacalcio24 abbiamo avuto modo e piacere di conoscerlo meglio e parlare della stagione appena trascorsa con la maglia del Cellamare ma non solo. Infatti l’attenzione si è anche soffermata sul suo futuro e sul futuro del club del sud-est barese con un pizzico di amarezza e di rammarico per l’amara sconfitta patita sul campo della formazione di Ricucci che ha fatto finire il sogno di un salto in Eccellenza.

Davide, domenica a Monte Sant’Angelo e’ finito il vostro campionato con la sconfitta nella semifinale playoff. Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto per questa stagione?
A mio personalissimo parere mezzo vuoto poichè credevo molto nelle potenzialità della nostra squadra nonostante siamo stati etichettati come una rivelazione e che il nostro campionato sia stato comunque ottimo.

Come vedi il futuro della squadra? Il prossimo anno ci sono i presupposti per tentare di vincere il campionato?
Beh per il futuro è tutto da vedere cosa accadrà nella prossima estate e per adesso non posso rispondere. Ne riparleremo in estate.

Parliamo di te. Che tipo di giocatore sei e a quale calciatore importante ti ispiri?
Sinceramente non mi piace descrivermi da solo ma voglio che siano gli altri a farlo. Se proprio devo descrivermi direi che sono un “calciatore” o come un ragazzo che ci mette cuore e passione in quello che fa maggiormente nel calcio. Il mio punto forte è il colpo di testa data la mia statura ed anche la costanza. Come difensore centrale mi ispiro a Nemanja Vidic (del Manchester United e prossimo acquisto dell’Inter) mentre come centrocampista centrale mi piace moltissimo Yaya Tourè del Manchester City.

In campionato il Bitonto e’ volato via mentre la lotta playoff e’ stata molto serrata e si e’ decisa per pochi punti. Pensando a partite sulla carta semplici che avete perso come con il Celle S.Vito e il Bisceglie non avete qualche rimpianto?
Credo sia normale avere dei rimpianti anche se non sono d’accordo con il fatto che Celle San Vito e Bisceglie fossero squadre semplici sulla carta. Comunque dispiace per tanti sperperati per strada con episodi che non ci hanno visti fortunatissimi come non lo siamo stati nella semifinale playoff dove siamo usciti a causa di un eurogol segnato da un avversario a pochi minuti dal termine dei tempi regolamentari. Chissà come sarebbe andata ma purtroppo questo è il calcio.

Come valuti il tuo campionato e quali sono i tuoi obiettivi futuri?
Il mio campionato penso sia stato buono. Quest’anno finalmente sono riuscito, pur giocando dietro, a segnare ben 5 gol grazie anche agli assist del mitico Donato Terrevoli ma sento che posso crescere ancora tanto tecnicamente e caratterialmente visto che anche l’età è dalla mia. Obiettivi per il futuro? Come tutti i ragazzi che militano in queste categorie minori spero di arrivare il più in alto possibile e sto cercando di migliorarmi facendo anche una vita d’atleta che a mio modo di vedere aiuta tanto nelle prestazioni.

Domenica si gioca la finalissima fra altamura e monte sant’angelo. Chi è la favorita di Desimini?
A mio parere la favorita è l’Altamura dato che dalla loro hanno la possibilità del doppio risultato ed hanno un ottimo organico ma non ne sono convinto poichè il Monte Sant’Angelo gioca davvero un ottimo calcio.  Sarà sicuramente una bella sfida anche se dispiace non esserci visto che penso che non eravamo inferiori a loro.

Uno dei protagonisti della splendida cavalcata del cellamare e’ stato il mister muzio fumai. Tu, che insieme ai tuoi compagni, lo avete vissuto quotidianamente pensi che possa fare il salt’o di qualita’ e allenare in categorie superiori?
Beh se c’è stato qualcosa di buono lo dobbiamo principalmente a lui. La sua dote è quella di caricarci incontinuazione anche agli allenamenti che sono più lo specchio della gara. Il salto di categoria lo merita sicuramente e non solo di una categoria. E’ senza dubbio che sia il migliore che abbia avuto sinora e spero di poter continuare a lavorare con lui.

Antonio Genchi – PugliaCalcio24.com

laquis

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