Apologia della spazzata

Apologia della spazzata

Il gioco del calcio è bello perchè si compone di piccoli gesti. Piccoli capolavori della fisica che, messi insieme in uno spartito di movimenti armonici, possono diventare poesia. Ci sono i movimenti sinuosi e leggeri che nascono dai piedini delicati dei fantasisti. Ci sono i movimenti rapidi e scattanti che vengono fuori dalle discese delle ali e dei tornanti. Ci sono le pennellate morbide e le traiettorie geometriche dei registi. E poi ci sono movimenti di pura catarsi, di pura liberazione, che ci fanno volgere lo sguardo al cielo con le bocche aperte e gli occhi sgranati di meraviglia. Come la spazzata in tribuna.

Spazzare un pallone in tribuna vuol dire tante cose. E’ un magnifico gesto di ribellione verso la società che ci vuole puliti, ordinati, in fila per tre col resto di due, ognuno al suo posto. Non sarà elegante, ma quel pallone che dal limite dell’area supera la linea del fallo laterale, supera le recinzioni del campo sportivo, supera, se siete stati davvero bravi, le mura che delimitano l’impianto di gioco, per noi significa tutto.

Perchè chi l’ha detto che il calcio deve essere equilibrio, armonia, trame di gioco, tiki taka e possesso palla? L’ultima volta che abbiamo controllato, il regolamento del gioco del calcio recitava testuali parole: “ La squadra che ha segnato il maggior numero di reti durante la gara risulterà la vincente. Quando le due squadre hanno segnato lo stesso numero di reti, o non ne hanno segnata alcuna, la gara risulterà pari.”

Se il minuto di gioco è quello che inizia con il 9, e se noi siamo avanti 1-0, o se siamo in parità e ci sta bene, per quale diamine di motivo dovremmo tenerlo con noi quel maledetto oggetto rotondo di cuoio? Andatevelo a riprendere, se ne siete capaci.

E non venite a dirci che i campioni non spazzano la palla in tribuna. Perchè a modo suo, chiunque abbia il coraggio di scendere in campo ogni domenica, ogni sabato, ogni mercoledì alle 21.30 nel campionato di Terza Categoria del posto, è un piccolo campione. E allora che male c’è? Se voi siete liberi di sognare di infilare una pennellata mancina all’incrocio dei pali, noi siamo liberi di sognare di far volare il pallone il più lontano possibile. Lontano dal pericolo immediato, lontano dalla possibilità che gli altri possano mettercelo in porta, lontano da ogni preoccupazione.

Perchè spazzare è un meraviglioso atto di libertà. Una grandiosa manifestazione del nostro essere come siamo. Uno stupendo gesto di trionfo. Perchè, si, magari un gol al 90′ ha il suo perchè. Ma una spazzata in tribuna al 96′, con le gambe che tremano e il cuore che batte forte, aiuta a sconfiggere tutte le paure della vita.

delinquentidelpallone.eu

laquis

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