Rossetti: “Il calcio di Capitanata è vivo.

Rossetti: “Il calcio di Capitanata è vivo.

Michele Rossetti(D.S.Reali Siti Stornarella):”Il calcio in Capitanata non è morto, nuove realtà ci faranno divertire. A Stornarella mi sono divertito!”

E’ momento di bilanci tra i protagonisti del calcio di Capitanata. Con il Direttore Sportivo, Michele Rossetti, abbiamo tracciato un bilancio generale, oltre quello sui Reali Siti Stornarella, ultima sfida in ordine temporale del giovane e preparato Dirigente.

CHE MESI SONO STATI QUESTI ULTIMI A STORNARELLA E CHE BILANCIO SI PUO’ FARE?
“Nel calcio, purtroppo, contano solo i numeri, ed i numeri dicono che da Dicembre in poi lo Stornarella ha cambiato marcia. Se ci sono dei miei meriti o no, poco importa, importa soltanto aver raggiunto un certo tipo di risultato e che, chi ha investito in questa squadra abbia terminato la stagione con entusiasmo e con la voglia di ripartire, io credo che il compito di un dirigente dev’essere questo”.

SONO GIUSTI I VERDETTI FINALI DEL CAMPIONATO?
“Credo che non ci sia nulla di più sincero delle classifiche finali. Chi ha vinto ha meritato, chi è retrocesso avrà commesso certamente degli errori. Non si vince mai per caso! Dietro ad ogni vittoria ci sono dei sacrifici, chi vince ne avrà fatti più di altri”.

IN CAPITANATA STANNO EMERGENDO NUOVE REALTA’ CALCISTICHE, MENTRE ALTRE CHE SONO STATE PROTAGONISTE IN ANNI PASSATI STANNO ARRANCANDO, CHE PUO’ SIGNIFICARE QUESTO?
“Niente, è assolutamente normale, oggi ci sono realtà come San Marco in Lamis, Monte Sant’Angelo, Stornara e lo stesso Stornarella, ieri c’erano San Giovanni Rotondo, Lucera, Candela.
Il calcio è fatto di cicli, la durata dei cicli poi la determinano i risultati che si avranno. Quelle società che oggi sono in difficoltà devono aspettare che passi la tormenta e posizionarsi in categorie che possano garantire quantomeno la sopravvivenza, senza inseguire il passato altrimenti si rischia la definitiva scomparsa”.

QUALI LE SORPRESE E QUALI LE DELUSIONI DEL CALCIO DI CASA NOSTRA?
“Credo che la salvezza del San Severo e dell’Ascoli oltre che il campionato del Vieste e la nascita della piazza di San Marco siano bellissime cartoline per il nostro calcio ma la palma spetta al Monte Sant’Angelo che ha realizzato qualcosa di meraviglioso.
La delusione più grande è certamente l’assenza dell’Audace Cerignola, gli altri sono risultati sul campo che possono essere rimediati ma l’assenza del Cerignola è qualcosa di assurdo”.

QUALI SONO I PROGETTI PER IL PROSSIMO ANNO, RESTERAI ANCORA ALLO STORNARELLA PER TENTARE DI STUPIRE ANCHE NEL PROBABILISSIMO CAMPIONATO I PROMOZIONE?
“A Stornarella mi sono divertito, è stata una sfida che mi ha entusiasmato perchè contribuire, col Presidente Mario Fiordelisi, con il figlio Antonio ed insieme ai miei dirigenti come Mimmo Quinto, Francesco Monaco, Franco Rizzi, Saverio Moscaritoli, Michele Fiorilli, ai tifosi che hanno sostenuto la squadra, tifosi rappresentati da Nicola Fiorilli, Domenico Potenza e Leo Feninno e tanti altri, ad un traguardo storico per questa piazza non è stata cosa da poco. Hanno forza e competenza per portare avanti loro questo progetto, io farò certamente qualcosa che mi divertirà, perchè il calcio è programmazione, cultura del lavoro ma c’è un aspetto ludico che non và tralasciato altrimenti diventa tutto tropo pesante e rischiamo di prenderci troppo sul serio”.
Fabio Lattuchella

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