Al termine di un percorso più tortuoso delle aspettative, la Virtus Putignano ha centrato il suo obiettivo stagionale: il prossimo anno avrà diritto a disputare il campionato di Eccellenza
Virtus Putignano – Tricase: 1-1 (1-1 dts)
Virtus Putignano: Orlandino, Capriati, Genco, De Luisi, Ricci, Bruno (dal 13′ sts Intini), Mangini V., Lisco (dal 2′ st D’onghia), Recchia, Bocconi, Miccoli
A disposizione: Tanzi, Granafei, Mastroscianni, Cassano, Schettini
Allenatore: Castelletti
Tricase: Nutricato, Mastria L., Rizzo (dal 1′ sts Stefanelli), Di Sicli (dal 46′ Zocco) , De Benedictis (dal 31′ st Mastria C.), Pellegrino, Striano, De Braco, D’amico, Butrugno, Rizzello
A disposizione: Sammati, Melo, Musarò, Melcarne Allenatore: Enrico
Arbitro: Andreano di Foggia
Assistenti: Panarese di Foggia, Nacchiero di Foggia
Reti: 43′ pt De Benedictis, 32′ st D’onghia
Al termine di un percorso più tortuoso delle aspettative, la Virtus Putignano ha centrato il suo obiettivo stagionale: il prossimo anno avrà diritto a disputare il campionato di Eccellenza. Non sono bastate le trentaquattro partite della stagione regolare, non è bastato il tempo regolamentare della finale dei playoff, ma al 120’ della sfida al Tricase mister Castelletti ha finalmente potuto liberarsi della tensione con cui ha vissuto l’intero campionato.
L’ultimo ostacolo si presentava ancor più complicato da superare a causa delle diverse indisponibilità a cui bisognava far fronte: agli squalificati Caracciolese (non più fino al 31 dicembre, ma fino al 31 ottobre, ricorso accolto dalla Federazione) e Laera, si sono aggiunti gli acciaccati Petaroscia eD’onghia, finiti, entrambi per problemi alla coscia, il primo in tribuna e il secondo in panchina. Privo di tutti gli uomini di maggiore fantasia, il 4-5-1 con cui il Putignano va in campo nel primo tempo non brilla (eufemismo) per qualità di gioco e conclude la frazione senza lo straccio di un tiro in porta: Recchia rimane isolato a contendersi con i centrali leccesi le palle alte lanciate dalla difesa, mentre il centrocampo Mangini-Lisco-Bruno-Bocconi-Miccoli si limita per di più al compitino e quando prova la verticalizzazione o il cambio di gioco sbaglia sempre la misura del passaggio. Nonostante ciò, si potrebbe anche rientrare negli spogliatoi soddisfatti di non aver concesso molto al Tricase, ma al 43’, su corner battuto da Rizzello, la traccia centrale di De Benedictis non viene seguita da nessuno e con un potente colpo di testa gli ospiti passano in vantaggio.
Nei primi minuti della ripresa Castelletticapisce di non poter continuare con lo stesso undici ancora per molto e rischia la carta-D’onghia, che subentra a Lisco. Bastano le prime azioni dell’esterno per comprendere che l’azzardo sarebbe stato premiato: il numero 18, in spregio dello stiramento alla coscia, riesce ad andare sul fondo, cerca il triangolo coi compagni e torna anche a chiudere in difesa. Ma, soprattutto, si rende pericoloso sotto-porta e ad un quarto d’ora dal termine, a seguito di un batti e ribatti in area, di puro opportunismo, trova il destro vincente, che vale i supplementari.
In virtù del secondo posto in classifica, alla Virtus sarebbe bastato far perdurare il pareggio fino al 120’ per avere la meglio del Tricase, piazzatosi terzo. Già al 2’ minuto, però, gli ospiti vanno vicini al gol-promozione, ancora su corner, ancora per una brutta disattenzione difensiva, ma il colpo di testa in tuffo di Botrugno non inquadra la porta. Proprio allo scadere del primo tempo supplementare,Miccoliriceve la seconda ammonizione e regala ai suoi 15 minuti di difesa in inferiorità numerica. Ma l’assedio del Tricase non va a segno e con l’entrata in campo a tempo scaduto di Vito Intini, ultimo trait d’uniondella Virtus che nel 2010 iniziò la sua avventura in Terza Categoria, viene sugellato il trionfo della cittadina dei tre colli, tornata, con sofferenza, ma con ampio merito, nella serie che gli compete. Da chi quella squadra l’ha fondata, il presidente Giancesare Intini, è arrivato un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno reso l’impresa possibile, dai vecchi ai nuovi dirigenti, dallo staff tecnico ai giocatori e, soprattutto, ai tifosi rossoblù.
pugliacalcio24.it
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