Atletico Corato – Madre Pietra Apricena 3-1 <br />Questa Apricena sembra non saper vincere

Atletico Corato – Madre Pietra Apricena 3-1
Questa Apricena sembra non saper vincere

Francesco Pompilio

Due regali condannano l’Apricena alla sconfitta

Al di là del risultato, anche l’ultima gara contro il Corato, attuale vicecapolista, ha detto che le potenzialità per fare un buon campionato ci sono tutte. Ma a questi livelli non si possono fare regali, come avvenuto domenica. Giocatori di questo livello al primo errore non perdonano. Così è stato a Corato.
Dopo un minuto l’Apricena deve già rincorrere. Un disimpegno sbagliato di Occhicone mette in moto Di Francesco che si invola in area e costringe Cercone al fallo da rigore. Dal dischetto lo stesso attaccante realizza. L’Apricena però è squadra tosta che sa reagire e dopo cinque minuti pareggia. Montingelli pesca bene in area Consolazio che ci mette il piede e anticipa tutti per l’uno a uno. Dopo la realizzazione gli ospiti sembrano poter controllare bene la gara, ma è sempre la difesa, in genere il reparto più solido, ad avere qualche problema. Al 22’ un incredibile regalo al Corato. Colanero riceve una brutta palla sui piedi e, pressato da di Di Francesco, tenta il dribbling. Il centravanti di casa gli ruba il pallone e viene atterrato.
Rigore solare ed espulsione per l’estremo apricenese. Dagli undici metri realizza Terrone, battendo Profilo, subentrato a Borgia. L’Apricena è costretta a giocare in inferiorità il resto della gara, ma tenta comunque una reazione. Sul finire del tempo Consolazio, in giornata sì, viene lanciato alle spalle della difesa coratina. Il suo scatto è buono ma arriva stanco in area e si fa ipnotizzare da Di Vincenzo. Prima del duplice fischio Pompilio è costretto al secondo cambio: out Occhicone (sospetto infortunio muscolare) per Ferrara. La ripresa vede un Corato agevolato dalla superiorità numerica che controlla senza patemi la gara. Col passare dei minuti l’Apricena risente dell’uomo in meno e diminuisce le proprie sortite offensive. Su di una Valente mette una bella palla in area su cui esce sicuro il portiere neroverde.
Negli ospiti, intanto, entrano Zagaria e Daloiso. Pompilio si gioca la carta Di Maggio per un positivo Giammetta, under sempre più a suo agio con i “grandi”. Alla mezz’ora Corato vicino al tris ancora con Di Francesco che da mezzo metro e a porta sguarnita gira fuori un buon cross dalla trequarti destra. È il preludio al terzo gol dei padroni di casa che chiude la partita. Il Corato capitalizza al massimo un contropiede: un tiro dal limite di Terrone è respinto da Profilo sui piedi di Rutigliano che da due passi non può che appoggiare in rete. Nel finale entra anche Spiridione per Terrone. L’ultima occasione è di marca ospite e fotografa bene il periodo non fortunato per l’Apricena. Su insistita azione d’angolo De Stasio scocca un bel tiro dal limite deviato da un difensore del Corato. La palla si stampa sulla traversa. È l’ultimo sussulto. Ancora una volta la Madre Pietra gioca bene, ma raccoglie poco. Il tempo, comunque, è dalla parte della squadra del presidente Romagnoli.

Giuseppe Del Fuoco 

Madre Pietra Apricena

laquis

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