Atletico Corato – Carapelle 5-1 <br />riprende la corsa del Corato

Atletico Corato – Carapelle 5-1
riprende la corsa del Corato

Esultanza

L’incantesimo di Enziteto si è già spezzato e il Corato torna a fare il pieno di gol: con i cinque di oggi fanno ventidue in sette gare, tre in meno del rullo Gravina con una media di oltre tre reti a partita. Con il Carapelle niente sconti, anche perchè i dauni di Ricucci fanno poco per arginare i neroverdi autori di una prova superlativa. I due tecnici sgualciscono appena l’undici di sette giorni fa. Pensa, rientrato appieno dopo l’influenza, riprende il posto nel pacchetto di centrocampo. Tra i rossoblu fuori Piemontese e Veneziano, dentro Monaco e Tarantino, quest’ultimo tre presenze in B nella sciagurata avventura del Gallipoli nella cadetteria. Tifosi neroverdi stretti sulla tribuna di cemento vista la chiusura di quella in ferro.

Dopo un timido tentativo dell’ex Iacobone, il Corato fa subito capire le sue reali intenzioni. Difrancesco spara alto su un filtrante basso di Terrone. Terrone accarezza la traversa da due passi. Oggi non è una settimana fa e il gol arriva, al 25’. Sylla, ispiratissimo, divide in due la difesa del Carapelle con un lancio perfetto che becca il taglio di Lomuscio bravo a calciare di prima intenzione e regalarsi il primo gol con la maglia del Corato. Neanche il tempo per Ricucci di sgridare una difesa troppo ferma che Saragaglia pesca Terrone e il suo sinistro magico da trenta metri. Sul calcio di prima intenzione Stango nulla può. La forza del Corato è anche nella concentrazione di tutti. Di Vincenzo ipnotizza uno (oggi) scialbo Ciccone parando da un metro il tiro diretto dell’attaccante e tiene il Carapelle a distanza.

La ripresa si apre con uno splendido tiro a girare di Difrancesco che non trova fortuna ma il palo sì. E’, invece, la giornata di Lazzaro Lomuscio. L’esterno è pronto sulla schiacciata di Sylla. Bis per lui, tris per il Corato. Un minuto più tardi Losito tiene i pantaloncini di Tarantino che finisce giù. Per l’arbitro è rigore che Ciccone realizza portandosi a sei nella classifica marcatori. Ricucci prova la carta Lizza, tesserato in settimana ma Sementino lo “tradisce” beccando il secondo giallo per simulazione e lasciando i suoi in dieci. La squadra di Leonino allora chiude la pratica ancora sull’asse Saragaglia-Terrone. Il terzino, cresciuto molto negli ultimi tempi, scarica sul tranese che infila di destro. E’ il secondo gol con quel piede degli otto che lo portano in vetta alla classifica marcatori con più di un gol ad apparizione. Sono quattro ma all’appello ne manca qualcuno. Mancano la porta Lomuscio (da un metro), Rutigliani e due volte Difrancesco. L’attaccante cerignolano però si mette di traverso e forza la sua macumba mettendo il sigillo sul quinto gol (ottavo stagionale). Sulla chiusura di Divincenzo su Veneziano lanciato a rete calano i titoli di coda. Sul rettangolo la squadra respinge la solita nebulosità di fondo e fa quello che gli riesce meglio: divertire e diversi.

CORATO: Divincenzo, Saragaglia, Landini, Sylla, Losito, Cifaratti, Rutigliani (Zagaria), Pensa (Daluiso), Difrancesco, Terrone, Lomuscio (Spiridione). Allenatore Mimmo Leonino.

CARAPELLE: Stango, Calabrice, Pipoli, Sementino, Mascia, Abruzzese, Monaco, Ferrantino, Tarantino, Ciccone, Iacobone. Allenatore Celestino Ricucci.

ARBITRO: Miceli di Taranto
RETI: 25’pt Lomuscio (Co); 29’pt Terrone (Co); 6’st Lomuscio (Co); 7’st Ciccone rig. (Ca); 31’st Terrone (Co); 45’st Difrancesco (Co)

Francesco De Marinis – 

laquis

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