Atletico Corato – Gravina 1-1 <br />E’ show, Scaringella firma il pari più amaro

Atletico Corato – Gravina 1-1
E’ show, Scaringella firma il pari più amaro

Corato e Gravina hanno rispettato il copione trascinando chi è giunto a Trani dalle due città in un tourbillon di emozioni. Non è mancato nulla: i colori delle due tifoserie, una gara maschia, due portieri in stato di grazia e il gol che non t’aspetti, o magari t’aspetti ma non al novantesimo, quello di un coratino doc come Michele Scaringella, nato, cresciuto ed esploso in neroverde. In mezzo le polemiche pregara e post gara tra gialloblu e neroverdi che hanno pepato una bellissima festa di sport.

A Trani ci sono seicento coratini e quattrocento gravinesi. La febbre del big match ha attecchito nonostante lo spostamento, complice anche un pomeriggio mite. Spettacolo sugli spalti con la bella coreografia neroverde sotto gli occhi del sindaco Massimo Mazzilli. Il cemento dello stadio tranese inizia a tremare già quando i ragazzi di Leonino escono dal sottopassaggio per il riscaldamento. Losito squalificato, Difrancesco infortunato. In campo Asselti centrale (con la fascia da capitano) e Martinelli in avanti, come a Canosa. Dall’altra parte Loseto rinuncia al solo Panarelli, anch’egli fermato dal giudice, gioca la coppia Chessa-Baldassarre. Quest’ultimo con Silvestri, Albano, Gernone e Scaringella compone la folta pattuglia di ex.

Il primo tempo è a folate. Martinelli schiaccia di testa ma non becca la porta, Pensa pesca Sylla in area ma il senegalese tira alto. Dall’altra parte Silvestri calcia una punizione insidiosa con Di Vincenzo che smanaccia, Gernone spara oltre la traversa dopo un batti e ribatti. Il Gravina si vede di più, i neroverdi soffrono la fisicità degli avversari. Il campo, allentato dalla neve dei giorni scorsi e dalla pioggia battente, fa il resto. Al 35′ spettacolare girata di Gilfone dal limite dell’area e degna risposta di Damiano Divincenzo, tra i migliori, che devia utilizzando la mano di richiamo. Nel finale proteste neroverdi per un tocco di mani di Cilumbriello fuori dall’area ma il portiere interviene coi piedi.

Ripresa. Trentasei secondi. Rutigliani tira in porta, pallone deviato che cade in area piccola. Uscita di Cilumbriello, Martinelli ci arriva prima, tocca e scavalca l’estremo difensore gialloblu. Palla che ballonzola sulla linea ed entra nonostante l’intervento vano di Chiaradia. Il Comunale si trasforma in una bolgia. Dopo cinque minuti di smarrimento il Gravina inizia a buttare carbone nella caldaia. Al 10′  Divincenzo ipnotizza Gernone. Altro caso da moviola al 15′. Gilfone, defilato, cade dopo il contatto con Landini. L’arbitro Masciale assegna il rigore ma dopo aver ascoltato il guardalinee (De Palma), meglio piazzato, concede la rimessa dal fondo. Dalle immagini rallentate si nota come Gilfone accentui la caduta appena viene toccato da Landini. Il capitano del Gravina si fa male, ha corso tanto e lascia il campo a Sisalli che ha subito l’occasione di pareggiare ma calcia addosso a Divincenzo dopo una ripartenza in superiorità numerica.

Il Corato prova a mordere in contropiede sfruttando un maggior sbilanciamento davanti della squadra di Loseto (entrano Cardano e Ieva ndr). Dascoli crossa al centro, Martinelli schiaccia debolmente di testa. Terrone potrebbe chiudere il match ma prova a sfondare da solo ignorando i compagni vicini. A dieci dal termine Scaringella divora l’ennesima occasione gravinese face to face con Divincenzo. Anche questa volta il portiere barlettano è superlativo murando la conclusione con le manone alte e fa il bis qualche minuto più tardi sul colpo di testa di Sisalli. Nulla può sul colpo ravvicinato di Scaringella che al 41′ spazza via i sogni del Corato, trafiggendo la sua ex squadra, la squadra della sua città dall’area piccola. Tredicesimo centro, sommerso dai compagni non esulta ma china il capo, nonostante possa essere un gol che vale una stagione intera. Ma non è finita mica così. Daluiso s’inventa uno slalom incredibile ed una conclusione ancor più bella ma Cilumbriello va a prendere il pallone sotto la traversa con un tuffo da campione.

Finisce con i calciatori del Corato sulle ginocchia, stesi al triplice fischio dell’arbitro. Come quando perdi una finale di coppa del mondo, eppure siamo ancora a metà campionato. Corato-Gravina verrà ricordata come una gara che con la Promozione centra ben poco, uno spettacolo per gli occhi e per il cuore che ci auguriamo di rivedere ancora, ancora e ancora.

CORATO: Divincenzo, Saragaglia, Landini (Daluiso), Sylla, Asselti, Cifaratti, Rutigliani, Pensa, Martinelli, Terrone, Lomuscio (Dascoli). Allenatore Mimmo Leonino

FBC GRAVINA: Cilumbriello, Franco, Chiaradia (Ieva), Baldassarre, Silvestri, Chessa, Grittani (Cardano), Gernone, Albano, Gilfone (Sisalli), Scaringella. Allenatore Valeriano Loseto.

ARBITRO: Masciale di Molfetta
RETI: 1’st Martinelli, 41’st Scaringella

Francesco De Marinis – lostradone.it

La coreografia e davanti l’undici titolare di Corato-Gravina

laquis

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