Maroso Candela – Sauri 0-2 <br />Il Candela non sa più vincere, il Sauri ringrazia.

Maroso Candela – Sauri 0-2
Il Candela non sa più vincere, il Sauri ringrazia.

Nando Cola Antonini

Altra domenica amara per la Maroso Candela di mister Cola Antonini che sembra aver smarrito la via della vittoria dopo due mesi tra novembre e gennaio dove i granata erano vicinissimi alla zona play off avendo collezionato parecchi risultati utili consecutivi. Velleità un po’ sfumate viste le ultime 4 uscite in cui la squadra del DS Morrongiello ha collezionato solo 2 punti. 

Colpa probabilmente di assenze troppo importanti, due su tutte il centravanti Melchionna ed il capitano Saracino che avevano dato una marcia in più alla compagine granata con esperienza, personalità e prestazioni nel nuovo corso Cola Antonini contribuendo a far risalire in classifica la squadra.
I 2 calciatori infatti mancano dall’ ultima esaltante vittoria contro l’ Orta Nova, e la loro assenza comincia ad essere pesante.
Le due sconfitte consecutive infatti con Troia e in ultimo con il Sauri hanno riportato i granata in una zona insidiosa della classifica, anche se nulla è compromesso.
La squadra del tecnico Cola Antonini è una mina vagante, esprime un calcio molto dinamico e bello da vedere, con il quale riesce a metter in difficoltà chiunque e quindi è sempre molto temibile. Spesso però i risultati non coincidono con le prestazioni sfoggiate, ne è un esempio proprio la partita contro il Sauri dove compagine di mister Borrelli ha vinto, ma ha tremendamente sofferto, però è riuscita a sfruttare al meglio le uniche 2 palle gol concessele dai granata, punendoli con Micca ed Angerame. Il Candela ha però dominato per lunghi tratti la gara, sbagliando molto in fase realizzativa.
Ora la Maroso Candela è attesa da un filotto di partite importanti per capire la sua reale dimensione, contro avversarie dirette come Atletico Carapelle, Herdonia, Nuova Spinazzola e San Giovanni Rotondo, dove i granata sperano di collezionare il maggior numero di punti possibile per ottenere la salvezza tranquilla e magari guardare anche più in alto.

laquis

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