Minervino Murge – Sammarco 2-1 <br />Vittoria… di cuore

Minervino Murge – Sammarco 2-1
Vittoria… di cuore

Stemma Minervino MurgeGrande prestazione dei ragazzi di mister di Vietro.

Gara delicatissima quella che al comunale minervinese vedeva opposte il Minervino, reduce da due pareggi consecutivi, ed il Sammarco che, da inizio torneo, staziona ai piani alti della classifica. I 31 punti in classifica fin’ora “accumulati” dai dauni in campo non si vedevano assolutamente mettendo in atto il più “italico” dei catenacci. Il Minervino, di contro, cominciava a spron battuto. La lancetta disegnava il suo quinto giro quanto, su una controffessiva minervinese il difensore Santoro svirgolava maldestramente la sfera che beffardamente lambiva il legno scongiurando il più classico autogol di Niccolai memoria.

All’11’ la strada si metteva decisamente in “salita” per il Minervino. Su una ripartenza degli ospiti la sfera giungeva all’esterno di destra Ramunno, colpevolmente lasciato “incustodito” dal baby Fabio Forenza, il quale commetteva un fallo che il direttore di gara (Antonio Grosso della sezione di Bari) riteneva, tra le veementi proteste di pubblico e atleti di casa, di punire con la massima punizione e di decretare l’ulteriore sanzione della espulsione ai danni del giocatore. Minervino in dieci e gara che si “complicava”. I minervinesi non andavano oltre qualche bella giocata di Riccardo Forenza. Per il resto notte fonda per quanto concerne le azioni offensive. Erano ancora gli ospiti che, su azione di contropiede, mettevano Gaggiano solo davanti all’estremo locale Leo Amoruso che si superava mandando in angolo. Unico brivido veniva da una conclusione dai sedici metri di Valentino che però mancava il bersaglio. Era l’epilogo della prima parte di gara. Nella ripresa, al 6’, il Minervino trovava la forza e la zampata giusta per riequilibrare il risultato. In seguito ad un’azione da calcio d’angolo la palla danzava nell’area piccola del Sammarco. Il più lesto di tutti era Michele Raimo che con rabbia scaraventava alle spalle dell’estremo difensore ospite. Il Sammarco come una belva ferita cercava di reagire ed, al 20’, andava vicino alla segnatura col centravanti Nardella che nella circostanza esaltava le doti di un Amoruso in gran spolvero. A questo punto cominciava il valzer delle sostituzioni. Ad uno spossato Michele Raimo subentrava Stefano Conte il quale, appena entrato, ingaggiava un corpo a corpo con un difensore avversario terminando “steso” in area per un rigore che ai più sembrava netto. Non così per il direttore di gara che propendeva per la decisione opposta: fallo in attacco! La voglia e la determinazione spingevano il Minervino in avanti a testa bassa ed ancora sugli sviluppi da calcio d’angolo, al 40’, Giuseppe Quacquarelli aveva sulla “pelata” la palla buona per “concretizzare” ma sbagliava di un soffio la mira. Sul capovolgimento di fronte ancora Ramunno si divorava letteralmente la più ghiotta delle occasioni mandando fuori un pallone che non chiedeva altro che essere depositato in fondo al sacco. La legge dello sport, seppur non scritta, è quanto mai valida; goal sbagliato, goal subito. Il tutto veniva confezionato, al 44’, da Francesco Tarallo, subentrato ad uno stanchissimo Schiavo, e Luca Loberto che rilevava l’odierno evanescente Dario Tricarico. Tarallo si involava sulla corsia di destra e, dal fondo, lasciava partire un cross che, attraversando tutta l’area di porta, raggiungeva Loberto ben appostato al vertice sinistro. Il ragazzo, con freddezza, addomesticava il pallone e, di collo sinistro, non lasciava scampo all’incolpevole Ciavarella. Tripudio in campo e sugli spalti e “disperazione” degli ospiti che si lasciavano andare a manifestazioni che nulla hanno a che vedere con il calcio. Nella concitazione e seppur di qualche minuto, Conte e Di Iorio venivano inviati sotto la doccia.
Visto come la partita aveva avuto inizio, questa vittoria è da ritenersi rigenerativa per il morale del nucleo società-atleti-tecnici e miracolosa per quanto concerne l’andamento. Unico neo il veder ancora una volta falcidiata, tra ammonizioni (che determinano le squalifiche) ed espulsioni la squadra. Tra ammonizioni ed espulsioni il taccuino dell’arbitro contempla l’iscrizione di ben OTTO giocatori locali a fronte dei tre avversari.
Domenica prossima si andrà a far visita alla Daunia Foggia, diretta concorrente del Minervino nella estenuante lotta per la “sopravvivenza. In tale contesa le imprese da porre in essere dovranno essere due: la prima in campo, la seconda per quanto riguarda gli undici da schierare vista la decimazione della rosa. Ai citati espulsi o squalificati c’è da aggiungere la “defezione”, per motivi di lavoro, del centrocampista Piercarlo d’Ambrosio che, con l’odierna, ha forse definitivamente dato addio alla casacca del Minervino. Allo stesso vanno i sentiti ringraziamenti per quanto, con spirito di sacrificio ed estremo attaccamento alla maglia, ha conferito alla causa. Grazie “guerriero” ed in bocca al lupo…per tutto.

MINERVINO: Amoruso, Forenza Fabio, Giorgio, d’Ambrosio, Pestilli, Quacquarelli, Forenza Riccardo, Valentino, Raimo (Conte), Schiavo (Tarallo), Tricarico (Loberto) A disp. Castrovilli, Cerasole, di Vietro Fabio, Terzulli. All. Luca di Vietro
SAMMARCO: Ciavarella, Giordano, Santoro, Piano, Gemma, Di Iorio, Ramunno, Bruno, Nardella, Cursio, Gaggiano. All. Ciro Radatti
Arbitro: Antonio Andrea Grosso della sezione di Bari

Antonio Gallucci

laquis

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