Minervino Murge – Bitetto 3-2 <br />Buona la prima!

Minervino Murge – Bitetto 3-2
Buona la prima!

Stemma Minervino MurgeMissione compiuta per gli uomini di Trallo

Sofferta ma meritatissima la vittoria ottenuta dal Minervino contro un coriaceo Bitetto, sceso al comunale minervinese con una condotta quanto mai rinunciataria e palesemente volta al dettame del “prima non prenderle”. Mister Trallo, da vecchio e navigato condottiero, ha cercato per prima cosa di ricompattare un gruppo che negli ultimi tempi era apparso sfilacciato e poco motivato. Sembra esserci pienamente riuscito. Prova ne è la partecipazione agli allenamenti di Francesco Simone e Gianni Ruscino (del cui apporto non si può prescindere) e del resto del gruppo che, comprendendo la delicatezza del momento, si è allenato con “voglia”, determinazione e spirito di sacrificio. Ed è per questo che alla fine della settimana di lavoro e prima della gara si è avuta la percezione che un unico “intento” tenesse simbioticamente legati quanti hanno a cuore le sorti del sodalizio nonché della Minervino calcistica. Indispensabile ora dare continuità all’atteggiamento. Se questo sarà posto in essere si ha ben ragione di credere che la salvezza non sia poi un miraggio. 

La cronaca.
Partiva a spron battuto il Minervino che al 2’ già si rendeva pericoloso. Su una corta respinta della difesa Bitettese, Valentino, dai 16 metri, aveva sul piede amico (il destro) la palla buona per far male ma la mira non era delle migliori e l’occasione sfumava. Al 4’, ancora Minervino; Ruscino dal vertice sinistro calciava con buona coordinazione e potenza ma l’stremo ospite era bravo a metterci una “pezza”. Attenuatasi la sfuriata iniziale, la partita viveva qualche minuto di stanca, anche perché il Bitetto pareva avesse timore di prendere freddo preferendo rimanere rintanato e ben coperto nella propria area. Il Minervino, “costretto” a fare la partita, riprendeva a macinare gioco cercando di scardinare il bunker ospite. Correva il 16’ quando Ruscino, “maltrattato” dagli arcigni difensori ospiti, si procurava un calcio piazzato dai 25 metri. Con cura certosina posizionava la sfera sul punto di battuta e, dal cilindro del suo magico sinistro, faceva prender “vita” una parabola che andava letteralmente a togliere le ragnatele dall’incrocio dei legni con il portiere ospite a dir poco mummificato. Minervino meritatamente in vantaggio. Lo svantaggio non scuoteva minimamente il Bitetto che continuava nella sua condotta votata ad una interdizione che, se prima giustificata, ora non aveva più senso. I Minervinesi, dal loro canto, continuavano a schiacciare sull’acceleratore cercando di creare situazioni favorevoli onde rimpinguare il bottino. L’occasione più propizia se la procuravano al 41’ quando, a seguito di una deliziosa sponda di Valentino, Francesco Simone aveva l’opportunità per blindare punteggio e partita ma, a due passi dalla porta, decideva per la potenza anziché per un tocco morbido e la colossale occasione svaniva d’incanto. Nel calcio, è risaputo, ci sono tante regole non scritte. Una di queste (goal sbagliato, goal subito) prendeva corpo qualche minuto più tardi. Ruscino, dalla zona mediana del campo, appoggiava maldestramente una palla a Roselli che, sorpreso, non riusciva a controllarla adeguatamente. Infatti, sugli sviluppi dell’azione nonchè prima sortita del Bitetto nei pressi dell’area minervinese, la palla finiva in calcio d’angolo sulla cui battuta Iasparro, appostato sul vertice destro dell’area, pescava il jolly domenicale mandando il pallone a sbattere prima sul palo per poi finire la sua “corsa” in rete senza che Amoruso potesse intervenire. La frittata era bell’è servita e tutti negli spogliatoi per ritemprare forze e idee.
Alla ripresa delle ostilità il Minervino sembrava impaurito e lasciava “fare” al Bitetto che, all’8’ con Barile, solo davanti ad Amoruso, aveva la palla buona per castigare ancora ma l’attaccante calciava debolmente tra le braccia del “riconoscente” giaguaro minervinese. Al 9’ Stefano Conte, subentrato a Luca Loberto, si involava sulla fascia destra saltando avversari come birilli e dal fondo metteva una rasoiata al centro ove, ben appostato, Riccardo Forenza si divorava la più nitida delle occasioni non inquadrando lo specchio delineato dai tre “legni”. Il Minervino continuava ad attaccare ma, su una ripartenza, il Bitetto (al 15’) andava inaspettatamente in goal con Barile, complice una madornale svista del direttore di gara che non rilevava la posizione di fuori gioco dell’avanti ospite. Incredibile ma vero, Bitetto in vantaggio! A questo punto c’era il reale timore che la gara potesse configurarsi in un film tante volte visto. Antiche paure riaffioravano nella mente dei ragazzi minervinesi rimembrando le tante gare quando, subito il “golletto”, per la rimonta, ci si doveva rapportare alla sterilità del potenziale offensivo. La “sinfonia” non è però più la stessa. Quando l’orchestra vanta la presenza nelle sue fila di impareggiabili “solisti” quali sono Francesco Simone e Gianni Ruscino , ogni seppur impensabile performance è da ritenersi possibile. Se poi gli stessi sono supportati da ottimi musicisti di “spalla” ne consegue che la “formazione” è sicuramente di “livello” ed in grado di orchestrare qualsivoglia partitura. Lo svantaggio, difatti, non scalfiva la veemente forza del Minervino che, come “animale” ferito, riprendeva a lottare con maggior vigore e determinazione aiutato da un encomiabile ed impareggiabile pubblico che durante tutto l’arco della gara ha indossato la casacca biancoceleste quale dodicesimo uomo in campo e non facendo mai mancare il caloroso incitamento ai propri beniamini.
Al 23’, Fabio di Vietro (da poco subentrato a Riccardo Forenza) con un “blocco” d’astuzia, faceva in modo che il pallone giungesse tra i piedi del meglio appostato Simone il quale, da attaccante di razza e giocatore che se in forma è di altra categoria, eludeva l’intervento del diretto avversario e, girandosi su se stesso, lasciava partire un rasoterra “telecomandato” che non lasciava scampo all’impietrito portiere ospite. Parità ristabilita. Non era questo, però, quello preventivato ed auspicato. Il “concerto” continuava nell’alternanza dei “solisti”. Al minuto 35°, ancora di Vietro a creare spazio in assistenza “devota” all’ispiratissimo Simone che, in piena area, veniva falciato dal rude difensore bitettese. Rigore sacrosanto. Cambia il “solista”. Sul dischetto si presenta Ruscino che senza timore calcia con precisione mandando il pallone presisamente dalla parte opposta a quella “battezzata” dal guardiano ospite. Nei restanti minuti il Minervino, facendo accademia, amministrava saggiamente la gara in attesa del triplice fischio che, dopo 4’ di recupero, ne avrebbe decretato la fine.
In sede di presentazione della gara l’auspicio era che per il raggiungimento del risultato prefissosi ognuno, per la parte di propria competenza, avrebbe dovuto fare quanto e meglio poteva. Come nelle più rosee previsioni, così è stato! Il Tecnico ha egregiamente “diretto”, i giocatori hanno da par loro “eseguito”, il pubblico estremamente coinvolto ha partecipato e la società che, con l’intervento atto a migliorare il terreno di gioco, ha dimostrato, nel caso ce ne fosse bisogno, di essere sempre attenta ed oltremodo “presente”. Il risultato meritatamente e con caparbietà ottenuto, è bene subito “archiviarlo” nella considerazione che esso altro non è che il primo dei sei tasselli componenti il puzzle salvezza.

MINERVINO: Amoruso, Giorgio, Roselli, Pestilli, Quacquarelli, Tricarico, Forenza Riccardo (di Vietro), Valentino, Simone (Maino), Ruscino, Loberto (Conte)
A disp.: Frondini, Forenza Fabio, Raimo, Schiavo All. Gianluigi Trallo

BITETTO: Pace, Costanzo, Giuliano, Rafaschieri, Squicciarini Mattia (Proscia), Romano, Porcaro, Iacobellis, Barile (Vischio Roberto), Iasparro, Vischio Paolo
A disp.: Squicciarini Gabriele, De Palma, Bellomo, Colaianni

ARBITRO: Dattoli Leonardo Pio della sezione di Foggia

Tonino Gallucci

 
laquis

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