L’Unione e l’inciviltà fanno piangere il Corato

L’Unione e l’inciviltà fanno piangere il Corato

Lo sconforto dei giocatori dell’Atletico Corato (ph. F. Roselli)

La bomba esplosa ieri pomeriggio deflagra l’entusiasmo di una città che è tornata a stringersi attorno alla sua squadra di calcio. 2000 in tutto gli spettatori di Corato-Unione Calcio Bisceglie, ultimo atto di una stagione esaltante con il palio un ticket sicuro per l’Eccellenza. Molte famiglie, tante donne e bambini che hanno festosamente riempito il Comunale e che ora faranno molta fatica a tornarci. Questa la conseguenza più dura da digerire di una giornata maledetta perché sul campo puoi perdere o vincere, fa parte dello sport ma disperdere così un patrimonio umano conquistato con un calcio gioioso, un entusiasmo dilagante e gli enormi sforzi della parte sana del tifo nero verde, no. Non è accettabile che pochi stupidi rovinino tutto questo. I titoli di coda su una delle stagioni più strane, epiche e commoventi (passatemi il termine) della storia sportiva della città, scendono sul triplice fischio di Pascariello di Lecce, costretto ad interrompere la gara sul 2 a 0 per l’Unione perché giocare diventa impossibile, cercare l’ennesima impresa con un clamoroso ribaltone diventa impossibile. Le immagini della sconfitta, morale e sportiva, sono nell’incredibile invasione sedata dai Carabinieri. Nel passo claudicante di Fabio Donatelli, l’assistente tarantino di Pascariello, che fortunatamente ha riportato stordimento e un grande spavento. Nelle lacrime senza freno di Nicola Difrancesco.

LA PARTITA – Senza Rutigliani, Leonino azzarda Saragaglia in mediana (scelta azzeccata, grande dinamismo del coratino) e conferma la formazione tipo con Camerino in porta e Daluiso a destra in marcatura sul mobile Di Pinto. Al completo anche gli azzurri di Mimmo Di Corato che osa con quattro pedine offensive. Il risultato lo richiede. Ne esce una gara vera ma con pochi acuti, vista l’importanza della posta in palio. Due occasioni da urlo (strozzato) per entrambe. Il palo colpito da De Lorenzo, di testa e l’uscita a valanga di Delfino su Terrone, servito da un filtrante di Pensa. La gara sembra decidersi in chiusura di frazione col doppio giallo ingenuo di Gabriele Monopoli. Con l’Unione in dieci, Di Corato cambia gioco. Dentro Ciardi in mezzo alla difesa, fuori De Lorenzo e quindi meno lanci per le sponde dell’ariete azzurro. Possesso palla nero verde e Corato spesso vicino al gol, soprattutto dopo l’ingresso in campo di Zaza al posto del claudicante Terrone. I neroverdi giocano in profondità con il neo entrato che sbaraglia tutti con uno scatto da centometrista. Il Corato crea e divora ma manca la cattiveria sotto porta. I biscegliesi sono quadrati ma pungono dolorosamente (tiro di Amoroso sventato da Camerino e gol annullato a Di Pinto). La differenza è tutta qui. Riccardo Delfino chiude le porte dell’Eccellenza a Landini con un tuffo prodigioso all’ultimo minuto utile. I supplementari sono tesissimi. Le panchine si scaldano con continui rimbrotti, Delfino compie un secondo miracolo. A sbrogliare la matassa ci pensa Alfonso D’Angelo, brevilineo e sgusciante centrocampista ex Manfredonia, classe ’95. Il primo tempo extra time si chiude sull’esultanza sfrenata dell’Unione. Nella ripresa il Corato attacca ma lascia inevitabilmente spazio agli avversari che spezzano definitivamente il sogno Eccellenza. Grammatica (coratino doc) strappa un pallone a Cifaratti, serve al centro Amedeo Di Pinto che con freddezza buca Camerino. Trentunesimo centro stagionale per il barlettano, decisivo dovunque, anche in Promozione. Di qui la follia di quei pochi facinorosi di cui sopra e che potrebbe lasciare strascichi amari per le decisioni del Giudice Sportivo.

Il Corato perde per la quinta volta in dieci anni i playoff promozione (Conversano, Casarano, Cerignola, Altamura e ora, Unione Calcio). Una maledizione che non sgualcisce il drappo prezioso tessuto in nove mesi dal gruppo nero verde (parte della società, atleti, allenatore, staff, tifosi), capace di due grandi imprese. Costruire dal nulla una stagione record con due sole sconfitte e il numero maggiore di gol segnati. Riportare l’entusiasmo attorno al calcio in città, distrutto da un cupo boato.

I TABELLINI

CORATO: Camerino; Daluiso, Cifaratti, Losito, Landini; Saragaglia (13’pts Dascoli), Sylla, Pensa (32’st Ragno); Terrone (15’st Zaza), Difrancesco, Lomuscio Allenatore Mimmo Leonino

UC BISCEGLIE: Delfino, Bufi (15’st Malerba), Papagno, Monopoli, Rizzi, Moreo, D’Angelo, Amoroso (36’st Grammatica), De Lorenzo (1’st Ciardi), Di Pierro, Di Pinto Allenatore Mimmo Di Corato

ARBITRO: Pascariello di Lecce
RETI:
 D’Angelo 11’pts; Di Pinto 9’sts

Francesco De Marinis – LoStradone

laquis

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