Schiacciasassi fuori casa, balbettante al Paolo Poli. Cala il sipario sulla stagione della Virtus Molfetta

Schiacciasassi fuori casa, balbettante al Paolo Poli. Cala il sipario sulla stagione della Virtus Molfetta

Vittoria per 3-2 contro la Nuova Andria

Niente paura. La Virtus è certa di poter disputare un altro campionato di Prima Categoria. La vittoria di ieri pomeriggio, ottenuta al Poli contro la Nuova Andria, ha consentito ai molfettesi di terminare il campionato fuori dalla zona playout.Sarebbe bastato anche un pareggio per raggiungere l’obiettivo, ma gli uomini di Mininni non si sono voluti accontentare, hanno desiderato ardentemente fare bottino pieno, e, seppur non senza rischi, alla fine sono stati premiati.

La gara è stata poco vivace nella prima frazione. Le due squadre sono parse quasi assopite, intorpidite dal solare pomeriggio primaverile. L’impressione è stata quella di due compagini intenzionate a non farsi del male, attente “più a non prenderle che a darle”. Si è giunti all’intervallo sul limpido e incontestabile risultato di 0-0, e con nessun anche minimo presentimento di una ripresa scoppiettante.

È invece successo che, al rientro dagli spogliatoi, le due squadre si sono destate improvvisamente. La Virtus ha sfiorato in vantaggio con Amato, bravo a dialogare con De Pinto e a entrare in area con un ottimo controllo a seguire, ma poi privo della necessaria freddezza nella facile conclusione da due passi. Gli ospiti hanno trovato l’1-0 al primo vero tiro diretto verso la porta di Xhafaj: al 55’ Loconte ha trafitto l’estremo difensore albanese con un bel sinistro a giro dal limite dell’area.

La risposta dei biancorossi è stata quasi immediata: al 60’ Binetti, cercato con un cross dalla sinistra, è stato messo giù in area irregolarmente. Il direttore di gara ha decretato il penalty per i padroni di casa, e Beppe De Candia ha realizzato spiazzando l’estremo difensore ospite.

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La Virtus però, anziché trarre una spinta positiva dal pareggio raggiunto, è stata distratta in difesa e non ha saputo fronteggiare a dovere le temibili e veloci ripartenze ospiti. Zagaria al 68’ ha potuto così realizzare, con un inserimento sul secondo palo, la rete del nuovo vantaggio adriese, approfittando di un doppio svarione avversario: Xhafaj ha completamente sbagliato il tempo dell’uscita, facendosi scavalcare da un traversone proveniente dalla fascia destra; Porcelli è stato assente ingiustificato in una zona di campo di sua competenza.

Gli uomini di Mininni, che avrebbero potuto accusare il colpo del nuovo svantaggio, non si sono arresi. Demaj, da poco subentrato dalla panchina ad Amato, con un’elegante percussione ha aperto le maglie della difesa avversaria, e ha poi servito Binetti. L’attaccante, bravo a smarcarsi e ad eludere il fuorigioco, ha controllato sul centro-sinistra all’interno dell’area di rigore e con la punta esterna ha incrociato sull’angolino basso opposto.

La partita non ha affatto smesso di fornire emozioni, perché all’80’ un intervento scomposto e in ritardo di Altomare è costato alla compagine locale il secondo rigore di giornata a sfavore. Xhafaj si è fatto perdonare l’errore precedente con una gran parata, e ha impedito agli ospiti di andare sul 3-2.

La Virtus ha potuto quindi beneficiare della dura legge del gol. È arrivato il 3-2 per i padroni di casa, e l’autore e la modalità non sono stati affatto casuali. Gigi Pisani, al termine di una stagione che lo ha visto per buona parte spettatore forzato a causa di problemi fisici, s’è inventato una grandissima mezza rovesciata dal limite e ha beffato il portiere andriese sul primo palo.

Difficilmente sarebbe potuto esserci migliore epilogo di stagione. La Virtus quest’anno ha sofferto, e non poco; ha dato l’impressione, nella prima parte del campionato, di essere destinata ad una lunga e preoccupante permanenza nei bassifondi della classifica. Nel girone di ritorno, però, c’è stata una svolta: la squadra è tornata in sé; con la forza del proprio gruppo, anche con il buon livello tecnico di una rosa parzialmente mutata rispetto allo scorso campionato, ha raggiunto la salvezza.

La stagione virtussina, oltre che complicata, è stata bizzarra, paradossale, quasi assurda. In casa la squadra biancorossa ha avuto infatti il secondo peggior rendimento del girone A, con soli 11 punti in tredici partite disputate. In trasferta, al contrario, di punti ne sono stati ottenuti 22, esattamente il doppio. Soltanto Omnia Bitonto e Corato, rispettivamente prima e seconda in classifica, hanno fatto meglio dei molfettesi nelle gare esterne.

Un’annata atipica, insomma, eppure conclusa con un ottavo posto, in fin dei conti positiva. La Virtus continua a dimostrarsi una piacevole e solida realtà del calcio molfettese, capace di migliorarsi di stagione in stagione, di non fare mai passi indietro.

LUIGI CAPUTI – molfettalive.it

laquis

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