Bari (San Paolo) – Il Barletta batte nettamente il Trani e fa suo il derby della Bat con un secco 3-0. Sul neutro del “San Diomede” di Bari, i biancorossi del neo subentrato Bitetto archivia sin dal turno di andata la pratica Vigor, ipotecando l’accesso al secondo turno, sbarazzandosi di un brutto e confusionario Trani.
Il netto risultato non lascia dubbi o alib,i se non l’amaro in bocca e tanta delusione ai tifosi biancazzurri che da questo match si aspettavano tutt’altro epilogo. Dello stesso avviso è anche il tecnico tranese Fumai che nel post gara, non nasconde un volto visibilmente dispiaciuto, ma la consapevolezza di chi da una prova incolore di un po tutta la squadra, troverà il modo per correggere e apportare le migliorie in vista del campionato a 7 giorni dal suo inizio.
Per il Trani un primo tempo, forse, meno grigio rispetto alla ripresa nonostate già sotto di due reti: Di Rito al 20’ pt. di testa portava in vantaggio il Barletta e Loiodice al 37’pt. raddoppiava, sempre nella stessa modalità, di testa. Sotto di due reti i biancazzurri non trovavano il modo di reagire, spegnendosi col trascorrere dei minuti.
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Forti di un risultato secco acquisito nella prima parte di gara (0-2), il Barletta amministrava il secondo tempo senza sbavature e senza rischiare più di tanto. Le idee per cambiar rotta e la tenuta nella gambe del Trani era latente, i biacanzzurri riuscivano solo ad arginare le sfuriate barlettane apparsi nettamente più avanti con la condizione e più fluidi nel gioco.Anzi, ad arrotondare e concludere la “frittata” un impreciso Grazioso portava al terzo gol il Barletta, con il classico autogol.
La Vigor Trani davrà far tesoro di una scialba prestazione come quella vista al “Sante Diomede”, da non ripetersi, gettandosi subito nel clima campionato trovando quanto prima la forma fisica, lucidità e quella rabbia di vittoria dimenticata nel turno di Coppa. Il Barletta di mister Bitetto, appaludito a fine gara dai propri sostenitori, lancia un segnale forte al campionato, se mai ve ne fosse bisogno: il Barletta c’è ed è pronto.
ENZO CHICCO
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