Castellaneta stop forzato, ma bomber Cecere si racconta

Castellaneta stop forzato, ma bomber Cecere si racconta

L’avvio di questo 2017 per l’Acd Castellaneta, impegnato nel girone B del campionato di Promozione, è sicuramente da incorniciare dopo i tre punti per certi versi inaspettati, ottenuti sul terreno dell’ex capolista Aradeo nel recupero del cinque Gennaio. Questa vittoria è stata molto utile per dar seguito ad un ottimo fine 2016 in cui i biancorossi hanno conquistato sette punti negli ultimi tre incontri, con la prima vittoria giunta nel pomeriggio dell’Immacolata, nel turno infrasettimanale contro il Grottaglie. A firmare un ritorno alla vittoria dopo un digiuno lunghissimo e dar vita alla rimonta in classifica, è il cavallo di ritorno come il castellanetano doc Domenico Cecere, che in estate aveva ceduto alle avance giunte dalla vicina Laterza per poi farvi rientro nel mercato dicembrino, timbrando alla sua seconda presenza una rete fondamentale nello scontro salvezza nella gara casalinga proprio contro il Grottaglie. Avvicinato dalla nostra redazione, bomber Cecere traccia un bilancio personale, le proprie ambizioni e quelle della sua ritrovata compagine:
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Domenico Cecere, un 2016 che ti ha visto cambiare casacca in estate per poi ritornare nel mercato dicembrino nella tua Castellaneta, cosa ti ha spinto a tutto ciò?
Cambiare casacca, sicuramente per trovare stimoli nuovi visto il finale della scorsa stagione un po difficile, condizionato anche dall’infortunio che praticamente mi ha tenuto fuori da Febbraio fino all’inizio della nuova stagione. Ritornare nel mio paese è stato bellissimo, soprattutto dopo la rete che è valsa la vittoria contro il Grottaglie, ma sicuramente il ritorno è stato condizionato dal fatto di non trovare spazio (a Laterza ndr), e con incomprensioni di cui tuttora sono allo scuro
Il tuo ritorno in maglia biancorossa ha coinciso con la conquista di dieci punti in quattro partite. Possiamo definirlo un caso?
Un caro amico mi ha detto che sono il talismano della società del mio paese, da bomber a talismano c’è un abisso, ma va benissimo così, fondamentale conta la salvezza, il contorno non mi importa
Come hai ritrovato l’ambiente castellanetano dopo i tuoi 6 mesi di assenza? Hai notato delle differenze?
Mi parlavano di un ambiente morto, arrivato alla fine di un di un ciclo di otto lunghi e durissimi anni, fatti di vittorie, spareggi, ripescaggi, ma comunque con tutti coloro che ne hanno fatto parte trascorsi a dare anima e cuore. Differenze alcune, ma gruppo c’era e gruppo c’è!!!
La stupenda vittoria di Aradeo giunta in extremis, vi spalanca le porte ad una possibile salvezza diretta. Possiamo parlare di una vera e propria impresa, vista la situazione in classifica di un solo mese fa?
Sicuramente situazione complicata, ma ne usciremo proprio come lo stiamo facendo da quattro partite a questa parte. Penso che ciò che serviva era la vittoria, e dopo la prima, è arrivata la convinzione, ed una buona preparazione fisica, cattiveria ed esperienza data dagli innesti, ci ha portato a tutto ciò. Ora pensiamo partita dopo partita senza guardare classifica o le altre partite del girone, in ogni match noi cercheremo di dare il massimo nei novantacinque minuti di gara, poi a fine anno tiriamo le somme
Da calendario, avreste disputato il delicato match interno contro il Manduria, poi rinviato per neve. Come consideri questa sfida, una crocevia per la salvezza visto che i biancoverdi occupano una sola posizione più in alto?

“Si, sarebbe stata una partita importantissima, come un bivio, perchè dare seguito a questi dieci punti sarebbe il massimo. Speriamo,  e ne sono sicuro, che noi ce la metteremo tutta proprio come ad Aradeo combattendo fino all’ultimo minuto”

Grazie Domenico ed Auguri per il tuo anno 2017

Intervista a cura di Baldo D’Angelo

Vincenzo

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