Parte bene il Cerignola che, nel derby contro l’Alto Tavoliere San Severo, vince per uno a zero e passa al turno successivo.
Mister Farina schiera la squadra ofantina con il “solito” 3-4-3 che lo scorso anno ha fatto le fortune della squadra gialloblu, portandola alla vittoria del campionato, facendo a meno dell’infortunato Marinaro e degli squalificati Longo e Iannini.
A partire bene è la squadra di casa, al 5’ il primo squillo del match, D’angelo colpisce la traversa da posizione ravvicinata, raggelando gli oltre trecento supporter ofantini accorsi al “Madre Pietra Stadium”.
La squadra di casa, allenata da mister Vadacca, si proietta costantemente in avanti, tenendo sotto scacco la squadra ofantina. L’Audace brekka i giallo granata al 25’ quando Morra con un’azione personale libera un destro dal limite che si spegne però di poco al lato. Il gioco è spezzettato da diversi falli e i giocatori appaiono lenti a causa dei carichi di lavoro, complice la preparazione estiva.
La prima frazione si chiude con il match fermo sullo 0 a 0, ma con la squadra di casa apparsa leggermente più pericolosa.
Valzer di sostituzioni nella ripresa e mister Farina cambia volto ai suoi con l’inserimento di Benvenga e Adamo al posto di Ciano e Cappellari. Al 57’ è Iannicello per i giallo granata a sfiorare la rete: incornata sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma Abagnale è bravo a respingere.
Al 72’ il gol che deciderà l’incontro: Morra serve il neo entrato Adamo che dalla sinistra fa partire un tiro a giro che si insacca nel sette, lì dove Loliva può solo guardare.
L’Alto Tavoliere accusa il colpo dopo il gol subito, il Cerignola gioca in scioltezza , ancora Adamo a sei minuti dal triplice fischio sfiora la doppietta, sparando incredibilmente alto sopra la traversa da pochi passi. In chiusura di match da segnalare ancora un’azione per gli ospiti, Montaldi tenta il pallonetto sfiorando il raddoppio senza fortuna.
Domenica prossima secondo turno eliminatorio di Coppa, il Cerignola se la vedrà con il Gragnano che ha eliminato, ai calci di rigore, la Turris
Matteo Bancone
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