Bari, difesa da incubo. La fase difensiva e Micai salgono sul banco degli imputati

Bari, difesa da incubo. La fase difensiva e Micai salgono sul banco degli imputati

In un noto programma televisivo Antonio Cannavacciuolo arriva in un ristorante da incubo e, con un paio di pacche ben assestate e qualche consiglio, sistema la situazione.

Il cuoco napoletano sarebbe l’ideale per aggiustare la disastrata difesa del Bari di Fabio Grosso. Una squadra che dalla cintola in su viaggia a medie incredibili ma che quando viene aggredita va nel panico.

Il tecnico biancorosso ha iniziato la stagione con una difesa a quattro per poi cambiare e passare a tre ma la situazione non è cambiata. La squadra pugliese ha incassato ben sedici gol in undici uscite con Alessandro Micai che è uscito dal campo in clean sheet solo in tre occasioni (Cesena, Ternana e Cremonese).

Proprio il portiere mantovano è salito sul banco degli imputati per delle prove non all’altezza della situazione. Nella passata stagione è stato tra i pochi a salvarsi e si pensava, quest’anno, ad un definitivo salto di qualità. Il 12 biancorosso non è mai stato decisivo e su molti gol subiti sembra palese la sua responsabilità. Inoltre, bisogna ammettere che la difesa del Bari non lo ha quasi mai aiutato con tanti calciatori apparsi in difficoltà. Il portiere dei galletti, inoltre, ha mostrato parecchio nervosismo in campo con atteggiamenti che fanno capire il momento non facile dell’ex palermitano.

Tra i difensori che si sono alternati, il meno peggio è indubbiamente Norbert Gyomber che con la sua velocità e le sue lunghe leve riesce a tappare i buchi difensivi lasciati dai suoi compagni di squadra. Luca Marrone non sta facendo sfracelli ma tramite un buon piede riesce ad impostare la manovra in maniera pulita. Male Capradossi, appannato nelle ultime prove ed autore dell’autogol che ha costretto il Bari alla sconfitta in quel di Brescia. L’adattamento di Cassani alla difesa a tre sembrava, inizialmente, un disastro con l’autogol (un altro) messo a segno a Frosinone. Il terzino ex Parma e Sampdoria, però, dopo la gaffe contro i ciociari ha offerto delle prove confortanti. Tonucci sembra ormai fuori dai programmi di Grosso che, a gennaio, potrebbe sacrificare proprio l’ex cesenate per fare posto a Modibo Diakitè, già ingaggiato da qualche settimana.

In Italia, è risaputo che la vittoria finale la ottiene chi subisce meno gol. Se il Bari vorrà fare un salto di qualità e ambire alla promozione nella massima serie dovrà sistemare la fase difensiva e non concedere all’avversario di turno troppi gol cosi facilmente. Nelle ultime cinque uscite, i galletti sono sempre andati sotto nel punteggio (Spezia, Avellino, Vercelli, Cittadella e Brescia). Escludendo la gara in Liguria dove lo svantaggio è arrivato nei minuti finali, i galletti tramite una buona fase offensiva sono riusciti a ribaltare la situazione ed ottenere dei punti importanti. Bene ma non benissimo visto che non sempre Galano ed Improta possono ribaltare gli orrori commessi dalla difesa.

ANTONIO GENCHI 

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Antonio Genchi

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