Ascoli, Stadio “Del Duca”: è la 14esima corsa, riparte la giostra. In casa Foggia non si può mai star tranquilli. L’ebrezza della vittoria di Vercelli, maturata 15 giorni or sono, aveva il sapore di una ripartenza, con i Satanelli pronti a guardare finalmente dall’alto la corsa alla salvezza. Ma come in un ottovolante che si rispetti, è arrivata l’ennesima discesa, repentina, in picchiata, di questo pazzo campionato: la sconfitta casalinga con la Cremonese per 3 a 2.
È un vaso di pandora quello che si rovescia dopo la débâcle dello Zaccheria, per mano della squadra di Tesser: negli spogliatoi, a fine primo tempo, vengono alle mani Mazzeo e Chiricò; a sconfitta avvenuta va via il d.s. Di Bari, esonerato in conferenza stampa dal presidente Lucio Fares; va via anche il d.g. Colucci, dimissionario; circolano voci delle dimisisioni di Stroppa, respinte dalla società; c’è la ricerca del nuovo direttore sportivo: Marino, Maiorino, Nember, Bonato, poi ancora Maiorino e di nuovo Nember. Non è esattamente il modo migliore di arrivare ad una gara delicatissima, sotto il profilo del morale e della classifica, visto l’incrocio con una diretta concorrente per la salvezza.
È stato difficile parlare di campo, di recuperi dagli infortuni, di probabili formazioni e di scelte tecniche. La settimana dei satanelli è scivolata via velocemente, mentre l’ambiente era concentrato sulla ricerca di capri espiatori per questo balbettante inizio di campionato.
Ha parlato ieri in conferenza stampa Mister Stroppa. Tutti recuperati e disponibili, compreso il capitano Agnelli. Assenti il lungodegente Figliomeni, lo squalificato Gerbo e l’infortunato Floriano. Finalmente buone notizie dall’infermeria? Macchè, arrivano i convocati: c’è Chiricò, ma è in dubbio per una tanto curiosa quanto sospetta frattura di una costola, non annunciata dal mister a rifinitura già avvenuta.
Così, mentre l’Ascoli dovrà fare a meno dell’Under 21 Favilli e degli infortunati Padella, Buzzegoli e Mignanelli, in casa Foggia si dovrà ripensare all’attacco. Probabilmente verrà confermata in toto la difesa vista nelle due ultime uscite, con Loiacono-Celli sugli esterni e Camporese-Coletti al centro. In mediana sicuri del posto Agazzi e Vacca, si giocano una maglia Deli, Fedeli e – più arretrato- Agnelli. In attacco scelte quasi obbligate. Dando per scontato l’impiego di Mazzeo e (quasi) per certo quello di Beretta, il trio d’attacco potrebbe essere completato da Fedato.
“Potrebbero esserci sorprese oppure no”: così ha chiosato Stroppa sugli undici titolari. I tifosi, quasi tremila quelli che giungeranno nelle Marche, si augurano che la vera sorpresa sia scendere dalla pazza giostra. Perché ogni ottovolante, per quanto emozionante, si conclude con la discesa. Ed a Foggia nessuno ha intenzione di scendere, dopo aver atteso 19 anni per rientrare nel parco divertimenti chiamato Serie B.
Luigi Garofalo
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