Intervista all’attaccante foggiano Mario Bianchi

Intervista all’attaccante foggiano Mario Bianchi

1) il compagno, uomo, vecchio dello spogliatoio che tutti vorrebbero avere..un esempio per i più giovani

Ho 36 anni ma la fame, voglia, passione che mi viene quando vedo un campo da calcio è quella di un bambino. La mia carriera iniziò nelle giovanili del Foggia. Poi squadre di provincia Nova Daunia prima categoria, Arpifoggia promozione e poi il salto di qualità a Matera in serie D; duro’ poco causa lo sfortunato infortunio che mi ha tenuto fuori per quasi sei anni dal calcio perché mi sono operato due volte la spina dorsale e sono ingrassato arrivando ai 100kg. Nonostante questo non mi sono mai buttato giù, anzi, la svolta con l’aiuto dell’attuale fisioterapista del Foggia calcio Rabbaglietti sono riuscito a dimagrire facendo fisioterapia, palestra, piscina fino ad arrivare agli attuali 74kg e decisi di ricominciare a giocare a calcio. Sei mesi al Rocchetta Sant’Antonio dove conobbi un giocatore, allenatore e uomo stupendo il sig. Matarangolo Antonio che mi portò poi alla Bisaccese dove trascorsi tre anni meravigliosi. Tornai a calcare i campi ricominciando a giocare e diventando l’idolo del paese perché io quando gioco do l’anima e il cuore e la gente di bisaccia e non solo vide tutto cio’; per due anni ci salvammo in Promozione Campana una volta ai play out e la seconda evitando i play out grazie ad un mio eurogol al Baiano. Il mister è una delle persone più importanti della mia vita. La Bisaccese mi è rimasta nel cuore perché sono stato anche capitano.

2) quest’anno all’Oraziana Venosa come va?

Ho trovato gente che ama il calcio come il Dg Aurelio Caggianelli, il preparatore dei portieri mister Walter Ceruzzi, Peppino il magazziniere, Antonio Montereale, Domenico Silano e Salvatore Valentino dirigenti e su tutti mister Matarangolo Antonio. Anche se le aspettative erano diverse, personalmente penso da primi posti della classifica, ci ritroviamo a lottare x la salvezza. Giochiamo, non solo per me ma anche vedendo ogni domenica i complimenti degli avversari, il calcio più bello sicuramente perché c’è mister Matarangolo che non c’entra nulla tra i dilettanti, ma a volte giocare bene non è sintomo di successo. Per questo, ora abbiamo le ultime cinque battaglie e spero di fare prima possibile quei punti matematici per la salvezza e pensare, programmare il prossimo anno con la società partendo dai nostri “under” che sono il patrimonio e fiore all’occhiello della società, lo conferma il primo posto nel campionato juniores e poi aggiungendo la spina dorsale dei grandi, esperti come il bomber Ruggiero De Lorenzo, l’esterno Domenico Cartagine e i difensori centrali #Ap93 e Nicola Landolfi tutti giocatori che in queste categorie c’entrano ben poco.

3) Mario, sicuramente avrai una splendida famiglia che ti aiuta, supporta e sostiene su tutto per stare a 36 anni così sempre pimpante. Raccontaci.

Si, loro sono al primo posto. Mia moglie Luana mi sopporta tutti i giorni e gestisce i bambini dandomi la possibilità di giocare ancora. Abbiamo tre figli la grande Nicole 10 anni campionessa regionale di ginnastica artistica (pratica appena da due anni) grazie anche alla sua scuola ginnastica capitanata foggia e alla maestra Elena Verile con cui si è tolta anche la soddisfazione di disputare le finali nazionali a Rimini. Lei fa anche danza classica, moderna e contemporanea da cinque anni con la scuola di danza Danzarea. Nicole ambisce ad entrare in accademia. C’è poi Luigi 8 anni, gioca a calcio da tre anni, ruolo attaccante, segue le orme del padre, nella Virtus Foggia allenato da Valentino Bellino, Dante Bruno e Simone Testini. L’ultima la piccola Greta 4 anni che segue le orme della sorella.

[sc name=”adriano”]

Mario ti auguro le migliori fortune professionali a te e famiglia, fa sempre piacere e si spera sempre che un paesano faccia successo.

ADRIANO PETULLO

Adriano

Lascia un commento