La Viterbese punisce un Bisceglie poco cinico sotto rete

La Viterbese punisce un Bisceglie poco cinico sotto rete

I lievi segni di ripresa dal punto di vista tattico e tecnico non sono sufficienti al Bisceglie nel conquistare almeno un punto in uno scontro decisivo come quello con la Viterbese in occasione della ventitreesima giornata del campionato di serie C.

Una batosta specialmente dal punto di vista psicologico per il collettivo di Rodolfo Vanoli, adesso lontano quattro punti dalla zona tranquilla: margine sostanzialmente recuperabile ma all’attuale condizione sembrerebbe un abisso rispetto al rendimento delle altre compagini.

La crisi societaria del Matera, ed il successivo prossimo turno con la squadra dei Sassi ormai ridotta all’osso, potranno fungere da chiave di volta per riprendere in mano il discorso salvezza.

Bisceglie con la difesa a tre: esordio tra i pali di Cerofolini, tra i migliori, alle spalle di Maestrelli, Zigrossi e Markic. Giacomarro consueto play a sostegno di Giron e Risolo a sinistra e Calandra e Parlati a destra. Coppia offensiva Cuppone-Jovanovic con l’esclusione di Starita. Viterbese con fondamentali assenze in chiave offensiva in virtù della squalifica di Pacilli e dell’indisponibilità di Vandenputte.

Bisceglie che parte bene con la girata di Jovanovic ed il tiro cross insidioso di Calandra nei primi dieci minuti. Viterbese attendista che cerca di ripartire in occasione delle sbavature offensive dei nerazzurri. Al venticinquesimo debole rasoterra di Jovanovic prima della provvidenziale uscita di Cerofolini prima su Saraniti e successivamente in mischia tra il trentacinquesimo ed il trentanovesimo. Ghiotta occasione da gol prima della conclusione della prima frazione per i padroni di casa con l’incornata di Markic sugli sviluppi di una punizione liftata di Giron.

Ripresa con poche emozioni e giocato sul sottile equilibrio: laziali più pericolosi con la girata di Tsonev ed il colpo di testa di Polidori su traversone lungo di Mignanelli. Vanoli prova a scoprire la squadra con l’inserimento di Starita in luogo di Risolo sortendo però l’effetto contrario; un team a cui vengono meno collegamenti e che non va oltre la trequarti.

L’episodio che ha segnato il match è del minuto settantasette: ripartenza della Viterbese sul versante mancino; cross teso e braccio di Zigrossi dal limite dell’area già ammonito Per il centrale ex Entella rosso e ritorno anzitempo negli spogliatoi. Sugli sviluppi del successivo calcio di punizione dal limite si inserisce Atanasov che in piena area incoccia di testa il pallone decisivo.

Il gol comporta lo scoramento di un Bisceglie che vede gli avversari all’arma bianca: hanno del clamoroso le occasioni sciupate da Ngissah e Mignanelli nella stessa azione in pieno recupero, colpendo la traversa rispettivamente con un colpo di testa e con una botta sicura di destro.

BISCEGLIE-VITERBESE 0-1

Bisceglie (3-5-2): 1 Cerofolini, 2 Calandra, 5 Markic, 8 Parlati, 11 Cuppone (dall’85° 9 Zohoki), 13 Maestrelli, 19 Risolo (dal 62° 10 Starita), 20 Jovanovic (dal 79° 6 Maccarrone), 23 Giacomarro, 26 Zigrossi, 28 Giron. Allenatore: Rodolfo Vanoli. A disposizione: 22 Vassallo, 3 Mastrilli, 4 Bottalico, 7 Dellino, 14 Camporeale, 18 Messina, 25 Casella, 27 Nidiaye, 29 Mosti.
Viterbese (4-4-2): 1 Thiam, 2 De Giorgi (dal 76° 17 Zerbin), 3 Atanasov, 5 Rinaldi, 9 Saraniti (dal 51° 7 Ngissah), 10 Palermo, 14 Baldassin, 18 Polidori, 19 Mignanelli, 27 De Vito (dal 39° 23 Sini), 32 Tsonev (dal 76° 4 Cenciarelli). Allenatore: Antonio Calabro. A disposizione: 12 Schaeprr, 22 Forte, 13 Milillo, 15 Messina, 16 Svidercoski, 24 Artioli, 25 Molinaro, 30 Damiani.
Arbitro: Mario Vigile di Cosenza.
Assistenti: Alessandro Lombardi di Castellammare di Stabia, Fernando Cantafio di Lamezia Terme.
Reti: 80° Atanasov.
Note: spettatori e incasso non comunicati. Ammoniti: 11° Zigrossi, 12° Palermo, 17° De Vito, 65° Atanasov, 86° Ngissah. Espulso Zigrossi al 77° per doppia ammonizione. Calci d’angolo: 3-4. Il tecnico del Bisceglie Vanoli è stato allontanato al 39° per proteste.

Bartolomeo Pasquale

Bartolomeo Pasquale

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