Con la sua inconfondibile eleganza e raffinatezza, il Presidente del Lecce, Saverio Sticchi Damiani, dalle pagine de La Gazzetta del Mezzogiorno, ha voluto ringraziare i protagonisti della promozione in Serie A dedicando una lettera dai grandissimi contenuti emotivi.
Del resto lo stile dimostrato per tutto l’ arco del campionato è stato sempre corretto e lineare, mai una parola fuori luogo, sempre attento a ringraziare ogni componente di questo magico progetto e addirittura pronto talvolta anche a scusarsi, dimostrando umiltà e senso di responsabilità. Tutto questo i tifosi e la gente lo hanno potuto non solo notare, ma pian piano apprezzare sempre di più, dal momento che i riscontri positivi dimostravano che quelle del presidente non erano solo parole frutto della circostanza, dovute al ruolo o alla carica, ma avevano un’ anima e un sentimento vivo.
Non è facile entrare nel cuore dei leccesi, ma sicuramente il Presidente ci è riuscito e lo ha meritato con i fatti, rendendo fiera di lui una città e un intero territorio.
Di seguito il testo della lettera del Presidente:
“Sento il bisogno di ringraziare tutti gli artefici di questa meravigliosa promozione in serie A che rappresenta un traguardo che va ben oltre la sfera sportiva. Tutti insieme, tifosi, dirigenti, staff e squadra, siamo entrati, in due anni, nella storia del club. Abbiamo sofferto con dignità in serie C, con grande umiltà ci siamo battuti ovunque. Abbiamo rispettato le regole, perché il Salento è terra di gente onesta che non ama le scorciatoie. Abbiamo perso a Caserta con un gol di un calciatore di nostra proprietà. La scorsa stagione, dopo il pareggio in casa con il Siracusa, eravamo distrutti, quasi depressi perché emotivamente troppo coinvolti.
So bene che non è professionale un simile trasporto interiore, ma è la verità. Abbiamo vinto un campionato già perso, con le gambe che tremavano a Reggio Calabria e il cuore che scoppiava con la Paganese. In serie B la pressione si è alleggerita per tutti ed ognuno è riuscito a dare il meglio di sé. Squadra costruita bene che da subito ha giocato un calcio spettacolare, organizzato, corretto. È stato un orgoglio vedere il Lecce affrontare l’avversario a viso aperto, senza paura, senza ostruzionismi o inutili perdite di tempo ancora così tollerate in Italia. Abbiamo giocato con il piglio di una squadra europea, ma con l’attaccamento e la grinta di una provinciale terribile. Abbiamo vinto tante partite, nelle poche perse abbiamo stretto la mano ai nostri avversari senza cercare scuse o alibi.
I nostri meravigliosi tifosi ci hanno seguito ovunque, ci hanno dato una forza incredibile sopratutto dopo le sconfitte, anche quelle dolorose come a Padova. Anche loro hanno scritto la storia di questo campionato: primi per numero di presenze nelle partite in casa e presenti in massa in trasferta con un tifo assordante. Un grazie di cuore a chi c’è sempre stato ma anche a chi si è aggiunto dopo, a condizione che capisca che non è la categoria a fare la differenza, ma la qualità del progetto, la buona fede di chi cerca di realizzarlo e sopratutto la passione e il cuore di tutti i protagonisti coinvolti. La serie A è un’opportunità per il club e per il territorio, da vivere con entusiasmo e serenità, accada quel che accada. Ci abbracceremo se sarà gloria, ripartiremo, dopo aver pianto, se sarà sconfitta, ma sempre con dignità e orgoglio”.
Danilo Sandalo