Doveva essere la partita del riscatto invece il Bisceglie calcio è incappato in un’altra giornata incolore con una prestazione decisamente deludente. Ne beneficia il Potenza da mille ed una notte di mister Giuseppe Raffaele, bravo a concedere il bis dopo l’impresa del “Viviani” sul Catania, portando così la propria sedia al tavolo delle grandi di questa serie C.
Nel 3-5-2 di Rodolfo Vanoli la cerniera difensiva è composta da Hristov, Zigrossi e Carrera davanti al portiere Casadei. Esterni di centrocampo Zibert sulla destra e Mastroippolito sulla sinistra. Wilmots playmaker davanti alla difesa a supporto degli interni Turi e Rafetraniaina. Duo offensivo composto da Manicone e Montero. Raffaele risponde con un modulo specularecon l’inserimento di Arcidiacono, alla prima in rossoblu, al posto dell’indisponibile Isgrò. Assente anche Marino.
La supremazia degli ospiti è stata già consolidata dai tre tiri dalla bandierina raccolti nei primi cinque minuti, con un Bisceglie che traballa molto attaccato sulle fasce laterali da cui giungono le chance più ghiotte.
Dal trentanovesimo al quarantaquattresimo la supremazia dei lucani, scesi in campo con una maglia gialla, viene consolidata con i due gol che mettono in ghiaccio la partita: due azioni fotocopia; nella prima pennellata di Coccia da fondo campo su cui si è avventato Murano che di piatto, lasciato libero dalla retroguardia biscegliese, ha infilato Casadei senza problemi. Il raddoppio è griffato Vitteritti con un’azione simile partita dalla diagonale di Arcidiacono dalla sinistra.
Neppure i due cambi tempestivi nell’intervallo, Gatto e Abonckelet per Manicone e Rafetraniaina, hanno sortito effetti diversi e la musica non è cambiata. Con il piede sull’acceleratore il Potenza ha triplicato al terzo della riprese con il vicecapitano Giosa, lesto in mischia sugli sviluppi di un corner a raccogliere il pallone ballerino insaccando a pochi passi dal sette con Casadei che nulla può.
L’unica occasione registrata a taccuino per i nerazzurri è del sessantesimo: rovesciata di Gatto mal svirgolata, il pallone rimbalza sui piedi di Cardamone che prova un destro a giro con pallone a rientrare; la palla sorvola la traversa.
Nell’ultima mezz’ora accademia del Potenza ormai pago del risultato che ha ridotto la pressione offensiva nonostante le insistenti discese dei concrei Vitteritti e Arcidiacono che tanto hanno fatto male a Hristov e Mastroippolito, decisamente in giornata no.
Al triplice fischio finale, rabbia e proteste dei circa 800 tifosi nerazzurri accorsi allo stadio “Gustavo Ventura” per vedere uno spettacolo parso deludente. Così non va, bisogna lavorare e rimettersi in carreggiata subito per affrontare nel prossimo turno un Avellino che sembra aver messo alle spalle la crisi societaria che la attanagliava da questa estate.
BISCEGLIE-POTENZA 0-3
Bisceglie (3-5-2): 1 Casadei, 4 Wilmots (dal 31° 24 Ungaro), 5 Zigrossi, 6 Mastrippolito (dal 57° 15 Cardamone), 9 Montero (dal 46° 10 Gatto), 11 Rafetraniaina (dal 46° 16 Abonckelet), 18 Carrera, 21 Turi, 25 Hristov, 29 Manicone (dal 63° 17 Longo), 30 Zibert. Allenatore: Rodolfo Vanoli. A disposizione: 12 Ndiyae, 22 Borghetto, 2 Diallo, 20 Spedaliere, 23 Piccinni, 27 Ferrante, 28 Mauro Estol.
Potenza (3-5-2): 22 Ioime, 2 Vitteritti (dal 63° 23 Coppola), 3 Panico, 5 Dettori, 7 Coccia, 10 Ricci (dal 51° 4 Iuliano), 11 Murano (dal 79° 29 Longo), 13 Arcidiacono (dal 79° 30 Souare), 14 Giosa, 15 Sales (dal 79° 26 Di Somma), 25 Emerson Ramos. Allenatore: Giuseppe Raffaele. A disposizione: 1 Breza, 12, Brescia, 21 Nembot, 24 Volpe.
Arbitro: Matteo Marcenaro di Genova
Assistenti: Massimo Salvalaglio di Legnano e Riccardo Vitali di Brescia
Reti: 39° Murano, 44° Vitteritti, 48° Giosa
Note: 724 spettatori paganti (con quota abbonati 897) ed incasso di 6.968 €. Ammoniti: Ungaro (54°) per gioco scorretto, Carrera (68°) per gioco scorretto, Coccia (32°) per carica sul portiere, Murano (56°) per gioco scorretto. Calci d’angolo 1-8. Recupero: primo tempo 2 minuti, secondo tempo 2 minuti. Cambi di modulo: nessuno.
Bartolomeo Pasquale (si ringrazia Marcello Papagni per la foto dello 0-1 di Murano)