Torna ancora una volta lo spettro del calcio scommesse in Lega Pro con esiti aggiustati di alcuni match andati in scena nel corso del campionato di calcio 2018/2019. Fra i nomi raggiunti stamattina dalle notifiche della Polizia Postale di Catania, fautrice delle indagini, vi è anche quello dell’ex difensore centrale del Bisceglie, attualmente al Foggia, Giordano Maccarrone.
L’atleta ventinovenne è coinvolto assieme a Rosario Cavallaro, trentanove anni titolare di una ditta privata, e ad Andrea Leanza, titolare di un centro scommesse.
L’indagine era partita da una frode di carattere informatico andando a sfociare poi in frode sportiva avendo rilevato flussi anomali relativi all’alterazione delle partite: dal risultato finale, al computo dei calci d’angolo perfino passando a quanti espulsi ci sarebbero stati nel corso delle gare, queste ultime due tipologie di puntate passate spesso inosservate secondo quanto riferito dai rappresentanti della forza di Stato.
Secondo quanto riferito nel corso di una conferenza stampa in Questura a Catania, le tre gare della scorsa stagione agonistica finite nel mirino degli inquirenti sarebbero Trapani-Bisceglie (quarta giornata di campionato finita 1-0 per i siciliani, ndr), Rende-Bisceglie (del 16 ottobre conclusasi con un netto 3-0 a favore dei calabresi ove Maccarrone, in quella circostanza, è partito nell’undici titolare dei nerazzurri uscendo però dopo 24 minuti, sul punteggio di 2-0. Il difensore, peraltro, era stato ammonito già al quarto) e Bisceglie-Sicula Leonzio finita a reti bianche 0-0.
I tre soggetti coinvolti sono stati immediatamente posti sotto il regime degli arresti domiciliari.
Bartolomeo Pasquale (foto ufficiale di Maccarrone tratta dal sito Bisceglie Calcio 1913)