Alla vigilia dell’emergenza Coronavirus, il Bitonto viveva il sogno promozione in Serie C: la squadra di mister Taurino, allenatore del club neroverde, è la prima classificata del girone H della Serie D. Il tecnico, ai microfoni di dabitonto.com, ha parlato del suo rapporto con lo staff ed i calciatori in questo periodo di emergenza e, soprattutto, delle sensazioni legate al progetto bitontino dal suo arrivo ad oggi.
“La tecnologia ed i “social” ci aiutano a mantenere un contatto costante tra staff e squadra. I ragazzi stanno tutti bene e stanno svolgendo un preciso programma individualizzato sotto l’attenta e scrupolosa supervisione del preparatore atletico Paolo Rizzo. Dover restare a casa senza poter respirare lo spogliatoio è davvero dura, ma assolutamente necessario in questo momento. Non so se lo Sport italiano si sia fermato in tempo ma il mio applauso va alla LND che è stata la prima Lega nazionale a fermare i campionati, dimostrando con i fatti che la salute è prioritaria”.
Il tecnico brindisino parla anche del suo approccio con la tifoseria e la città neroverde, dal suo arrivo ad oggi: “Con la piazza ho avuto subito un buon feeling (alimentatosi strada facendo grazie al percorso entusiasmante che i ragazzi ci stanno regalando) e il confronto con gli ultras neroverdi dopo le due sconfitte contro Fasano e Agropoli è stato determinante, secondo me… Ci ho messo la faccia, in quel momento così negativo, e i tifosi credo abbiano apprezzato il mio assumere le giuste responsabilità. Lì Bitonto ha iniziato a conoscere il Taurino uomo e non soltanto l’allenatore; di lì qualcosa è cambiato in meglio, tutti hanno iniziato a credere nel lavoro mio e di tutto lo staff. E sono arrivati anche i risultati sperati che ci meritavamo per il lavoro e l’impegno di tutti. La gente ha iniziato a credere, com’era giusto che fosse, anche e soprattutto nella figura cardine di tutto il progetto Bitonto Calcio, cioè il presidente Rossiello. A tal proposito, mi permetto di dare un consiglio a tutta la città: tenetevi ben stretto Francesco Rossiello e la sua straordinaria famiglia! Concludo ricordandovi che a luglio avevamo un grande sogno che oggi condividiamo noi squadra con tutta la città e tutti insieme proveremo a realizzarlo. Dobbiamo darci una mano, però, dobbiamo restare uniti e lottare insieme. Sempre. La parola chiave è stata, e lo è in questo momento più che mai, una sola: fiducia”.