Fantacci “punge” un Bisceglie impalpabile

Fantacci “punge” un Bisceglie impalpabile

Sembra un film già visto: partenza sprint a inizio stagione, entusiasmo alle stelle e poi crollo fisico che porta fuori una serie di limiti, non tecnici ma di adattamento alla categoria, tali da sfociare in filotti negativi e spesso irrecuperabili. È quello che non ci auguriamo per il Bisceglie che, con un organico ampiamente rivoluzionato, sta sentendo il peso e le responsabilità di un campionato durissimo come quello della serie C ma che purtroppo ti prende subito le misure nei momenti di difficoltà.

Ed è capitato questo al Romeo Menti di Castellammare con una Juve Stabia da subito pronta ad affrontare la sfida con lo stesso piglio e le stesse motivazioni rammostrate dalla Cavese nel recupero infrasettimanale del 28 ottobre.

Molte variazioni per mister Bucaro rispetto alla debacle casalinga di quattro giorni addietro con l’inserimento dal primo minuto nel consueto 3-4-3 di Maimone, Mansour e De Marino. Out Sartore; Altobello, Padulano e Cigliano accomodati in panchina; rinviato l’esordio per il centravanti guineano Makota.

Pasquale Padalino, anch’egli scuola zemaniana come il mister stellato, ha schierato i propri uomini con un 4-3-3 a trazione anteriore non potendo contare su Cernigoi, Lia, Russo e Maresca: Tomei in porta; difesa con Garattoni, Troest, Allievi, Rizzo; a centrocampo Scaccabarozzi, Bovo, Mastalli con Orlando, Bubas e Romero pronti a colpire.

Supremazia territoriale, pur con pochissime emozioni, nei primi quarantacinque minuti di gara per le vespe gialloblu che hanno provato ad incunearsi in area senza esito già dal quarto d’ora.

Il Bisceglie ha arretrato il proprio baricentro difendendosi con ordine ed attendendo gli errori degli avversari per poter ripartire come al ventunesimo con il tiro-cross di Vitale, leggermente deviato anche da un calciatore gialloblu e bloccato dal baluardo campano con qualche brivido.

Due giri di lancette dopo sono stati comunque i campani ad aver avuto un match point importantissimo sprecato da Romero a pochi passi da Russo.

Molteplici i lanci lunghi dalla mediana per l’assalto nerazzurro ma i saltatori stabiesi hanno fatto prevalere la loro prestanza intercettando i suggerimenti e provando a riavviare la manovra. Alla mezz’ora grande incornata di Orlando su prezioso traversone di Rizzo ma il cuoio ha solo sfiorato l’incrocio dei pali.

Il Bisceglie ha riprovato ad uscire dal guscio al minuto trentasette con la conclusione di Rocco dalla distanza ma decisamente imprecisa. Il primo tempo si è concluso con il tentativo insidioso di Magnus Troest che di testa ha impensierito il portiere viaggiante, abile a deviare in corner con un miracoloso colpo di reni.

Ad inizio ripresa nessun cambio e ventidue confermati ma lo spartito non è cambiato nonostante un Bisceglie più motivato: altra parata di Russo al secondo minuto, provvidenziale ancora sulla testata di Romero molto rapida e angolata.

Il Bisceglie ha provato con rapidi contraccolpi a sorprendere i padroni di casa pronti subito a bloccare il mugugno sin dal cerchio di centrocampo. In una delle rare occasioni di piena libertà, al sessantaduesimo, Vitale ha provato a convergere al centro su azione personale ma il suo destro è finito fuori d’un soffio.

Dieci minuti più tardi il fendente di Scaccabarozzi ha baciato il palo con buona pace del collettivo nerazzurro che ha sin da subito compreso che non poteva essere giornata. In precedenza l’undici di mister Padalino ha reclamato un penalty per un sospetto contatto tra Romero e capitan Priola, giudicato comunque regolare dal direttore di gara.

Neppure la girandola di cambi ha stimolato la verve offensiva nerazzurra con gli ingressi di Lauria, Cigliano, Musso, Zagaria e Padulano che hanno fatto movimento ma senza recare grandi grattacapi. Fondamentale invece l’avvicendamento tra Orlando e Fantacci a dieci minuti dal termine con quest’ultimo che ha potuto capitalizzare la prima opportunità capitatagli tra i piedi all’ottantacinquesimo: con un diagonale sporco da posizione defilata che non ha lasciato scampo a Russo.

La truppa nerazzurra, sembrata in bambola, non ha neppure trovato la minima reazione per poter ristabilire gli equilibri ed ha concluso in pieno recupero nella propria metà campo rischiando addirittura il raddoppio avversario sempre con il match winner di giornata.

Ancora un passo indietro, preoccupante dal punto di vista sia del gioco che della classifica, il quale certifica quanto urge una piccola ma fattiva rivoluzione tattica più che tecnica allo scopo di affrontare il fondamentale derby col Monopoli in piena consapevolezza delle proprie doti.


JUVE STABIA-BISCEGLIE 1-0

Juve Stabia (4-3-3): 1 Tomei, 5 Garattoni, 20 Troest (dal 72° 19 Codromaz), 6 Allievi, 3 Rizzo, 8 Scaccabarozzi (dall’80° 21 Vallocchia), 16 Bovo (dal 72° 14 Berardocco), 7 Mastalli, 11 Orlando (dall’80° 33 Fantacci), 29 Bubas (dall’89° 17 Guarracino), 9 Romero. Allenatore: Pasquale Padalino. A disposizione: 23 Lazzari, 13 Mulé, 26 Volpicelli, 31 Oliva.
Bisceglie (3-4-3): 1 Russo, 3 Giron, 4 De Marino, 5 Priola, 6 Vona, 7 Mansour (dal 62° 10 Padulano), 8 Cittadino (dall’86° 20 Lauria), 11 Rocco (dal 76° 18 Musso), 16 Pelliccia (dal 62° 13 Zagaria), 19 Vitale (dall’86° 14 Cigliano), 23 Maimone. Allenatore: Giovanni Bucaro. A disposizione: 12 Sapri, 9 Makota, 14 Cigliano, 15 Ferrante, 21 Casella, 25 Tarantino, 26 Altobello, 22 Spurio.
Arbitro: Perri di Roma.
Assistenti: Castro di Livorno e Rizzotto di Roma.
Quarto ufficiale: Saia di Palermo.
Reti: 85° Fantacci.
Note: gara a porte chiuse. Ammonito: Cittadino (32°), Giron (40°), Vitale (47°), Allievi (81°). Calci d’angolo: 7-1.

Bartolomeo Pasquale (si ringrazia Emmanuele Mastrodonato per la foto)

Bartolomeo Pasquale

I commenti sono chiusi