Come ha dichiarato mister Ricucci, quest’anno sono arrivati diversi nuovi rinforzi ed il giovane portiere foggiano, Andrea Mascolo, ne fa parte. Arriva accennando un timido sorriso e titubante, ma poi inizia ad aprirsi:
“E’ il primo anno che mi allontano da Foggia, ho iniziato nella Gioventù Calcio Foggia, dove sono stato quattro anni. Quando i rossoneri erano in serie B, ho giocato sia l’Under 16 che l’Under 17 e, dopo il sofferto fallimento, ho difeso i pali della Juniores. Per ultimo, ora che è in serie C, ho indossato la maglia della Berretti e sono stato il terzo portiere della prima squadra. Un po’ mi manca la mia vecchia squadra però qui a Manfredonia mi sento bene, mi piace il clima e la gente è fantastica”.
La famiglia del giovane portiere ha sempre sostenuto le sue scelte e apprezzato il fatto che abbia raggiunto ottimi risultati scolastici nonostante i faticosi impegni sportivi:
“Finalmente mi sono diplomato e non poteva andarmi meglio, con 100. Anche se lo scientifico è un indirizzo molto impegnativo, mi sono sempre adoperato per coniugare le due cose. I miei genitori? Sono felicissimi di ciò e penso che verrano a vedermi”.
A proposito del suo “delicato” ruolo, Mascolo ha detto:
“Ho sempre indossato la maglia numero 1 o 22. Questa ruolo mi è stata assegnato dai primi calci e già da allora l’ho accettato e rispettato, facendo del mio meglio. Non amo la gente presuntuosa, io apprendo da chi ne sa più di me e vado avanti per la mia strada”.
Il calcio, come la vita, è fatto da momenti belli e altri che lo sono meno, a tal proposito il portiere espone:
“Ricordo l’emozione che ho vissuto nell’indossare la maglia del Foggia, col mio nome stampato, seppur in panchina, per la prima squadra (serie C, ndr) e non lo dimenticherò mai. Non è neanche facile cancellare dalla mente il fallimento del Foggia, essendo anche tifoso ho sognato la scalata in B da piccolino”.
Non dimentica, però, neanche chi l’ha fatto crescere in campo e nomina Gaetano Pavone, allenatore della Juniores e Berretti (ultimi due anni, ndr), ringraziandolo di tutto, aggiungendo tutti i preparatori atletici che ha incontrato. Parlando, invece, del suo arrivo nel territorio sipontino, afferma:
“Non sono stato chiamato subito, è stata la società foggiana stessa a riferirmi dell’interesse biancoceleste nei miei confronti ed ho voluto sfruttare l’occasione”.
Quando c’è la squadra rossonera, per Mascolo non esiste altro e la considera la sua unica fede calcistica:
”Seguo la serie A, ma mi reputo un grande tifoso del Foggia a tutti gli effetti. Stimo molto un ex portiere, Ermanno Fumagalli con cui mi sono allenato l’anno scorso, per me lui è un grande esempio da seguire, mentre considero Totti uno sportivo esemplare”.
Di fronte alla situazione difficile, l’estremo difensore non sembra essere intimorito:
“Credo che questo campionato sarà ancora più duro e si spera che con l’obbligo vaccinale non ci siano stop improvvisi. I tifosi? Sono la nostra energia e soprattutto i nostri sono fantastici, gli dobbiamo molto. Il 5 settembre sarà la prima partita ufficiale (contro il Vieste in Coppa Italia) e vorrei che fosse un’ottima gara. Non pretendo che il mister mi schieri come titolare, mi farebbe piacere ma non è una priorità, siamo una squadra e per questo non c’è neanche rivalità tra me e Simone Sarri”.
Da queste parole si trapela la forte emozione, quella che prova anche il resto del gruppo nel cominciare una nuova avventura con la maglia biancoceleste.