Manfredonia Calcio, anche Nico Salvemini torna in biancazzurro

Manfredonia Calcio, anche Nico Salvemini torna in biancazzurro

Anche Nico Salvemini, centrocampista diciottenne manfredoniano, dopo l’esperienza triennale fatta a Ferrara, torna fra i sipontini e racconta: “A 6 anni ho iniziato a giocare a calcio con la Salvemini (prestigiosa società sportiva giovanile di Manfredonia) e non l’ho lasciato più. Ho anche vinto, qui al Miramare, un campionato con mister Marinaro Credo che sono ricordi indelebili. Giocare a Ferrara, nella Spal dall’età di 14 anni, è stato elemento di grande crescita personale e calcistica, tanto che, a proposito del mio ruolo posso  dire che all’inizio giocavo come esterno e non a centrocampo, per questo non davo il massimo, poi ho fatto anche qualche presenza in Nazionale. L’ambiente era diverso, non solo per la categoria (la Spal era in Serie A) ma anche per la posizione geografica. Sono stati duri i primi giorni anche nell’ambito scolastico, ma poi man mano mi hanno conosciuto ed apprezzato. Quest’anno, dopo un periodo particolare nell’Audace Cerignola (Serie D), sono tornato su, ma le cose non sono andate benissimo e ho ricevuto la chiamata dallo staff sipontino per tornare a vestire questa maglia, potevo mai dire di no? (Ride, ndr)”.

La sua famiglia, volendo soprattutto il bene del “campione di casa”, l’ha sempre sostenuto, andando a trovarlo ogni quindici giorni (in occasioni delle sfide casalinghe). I bei ricordi sono tanti, ma in particolare il giovane ricorda “La prima sfida con i professionisti, contro il Brescia, è stata un’emozione unica, chi se la dimentica? Giocavo con gli Under 15. Sugli spalti non mancava la gente che mi conosceva, oltre alla mia famiglia. Ho fatto doppietta, addirittura una rete in zona Cesarini. Una pagina brutta, invece, è stata la sconfitta contro il Chievo. Quella finale di playoff, persa 5-1 non l’ho ancora digerito, lo ammetto”.

Parlando di numeri, è orgoglioso di dire che sulla sua prima maglia aveva c’era stampato il numero 10. Salvemini  non sembrerebbe aver una grande passione per i team della serie A italiana, così accenna una sottile simpatia per la Juve. Riguardo gli idoli, il centrocampista spiega “Mi piace il carattere tecnico di Neymar e De Bruyne, penso che questo tipo di personalità formino l’aspetto vincente di una squadra, quello che i tifosi apprezzano di più”.

Prima della sfida contro il Trani, vinta 3-0 in casa, il Donia ha subito una sconfitta in Coppa Italia contro l’Atletico Vieste e su quest’ultima gara chiarisce: “Non è stato del tutto incoraggiante, lo ammetto, ma siamo stati anche un po’ sfortunati. Dopo l’espulsione di Colangione, abbiamo fatto una prestazione sofferta, ma a quel punto eravamo già in svantaggio. In panchina non avevamo a disposizione difensori centrali e Sementino ha avvertito anche dei problemi fisici, per fortuna ha recuperato rapidamente, comunque non ci abbattiamo, c’è pur sempre il ritorno. Anche se ho segnato, il gruppo non ha portato a casa la vittoria ed era questo ciò che conta, quando si è una squadra non si può ragionare in maniera individualista. Fiducia da parte del mister? Non mi aspetto nulla, durante le settimana mostro di voler stare in campo, allenandomi e se il mister lo ritiene opportuno mi schiera. Io faccio il mio dovere, ma è il mister a prendere le decisioni”. 

Sia lo stadio che i tifosi sono parte integrante di questa società e Salvemini afferma: “Come già hanno dichiarato i miei compagni nelle interviste precedenti (per questa testata, ndr), è un peccato non poter usufruire del nostro campo. I ragazzi meritavano di vederci correre qui, dopo tutti i problemi legati alla pandemia”.

Il centrocampista ha parlato chiaro, ma per tornare al Miramare bisognerà aspettare almeno 4 mesi.

Michela Rinadi

Michela Rinaldi

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