ESCLUSIVA – Salomone: “Francavilla? Rilassamento mentale. Sabato vedremo e su Polito…”

ESCLUSIVA – Salomone: “Francavilla? Rilassamento mentale. Sabato vedremo e su Polito…”

Passano gli anni, le società e le squadre ma Michele Salomone e il Bari sono li, al fianco dei baresi, da sempre. Il giornalista barese di RadioNorba è la voce storica dei biancorossi in casa e fuori per raccontare le gesta dei galletti alla radiolina o, magari, in macchina tornando a casa emozionandosi per un gol.

In esclusiva ai microfoni di calciowebpuglia, abbiamo ascoltato Salomone sul momento dei biancorossi all’indomani della pesante sconfitta della “Nuovarredo Arena” contro la Virtus Francavilla per 3-0. Un occhio di riguardo, inevitabilmente, è andato alla conferenza stampa del Ds Polito e alla prossima sfida di Antenucci e compagni contro il Catanzaro sabato pomeriggio allo stadio San Nicola.

A Francavilla il Bari è incappato nella prima sconfitta stagionale al termine di una prestazione che ha lasciato tutti perplessi. Questo calo dei biancorossi ti preoccupa o è qualcosa che la truppa di Mignani supererà senza molti problemi?

Per me si è trattato di un fatto mentale. Impossibile che siano diventati ciucci nel giro di sette o quattro giorni. Impossibile anche che abbiano manifestato un calo atletico come qualcuno sostiene, perché il Bari non è stato in partita neanche nei primi cinque minuti. Ecco perché penso ad un rilassamento mentale. Almeno me lo auguro, perché altrimenti quale sarebbe la causa? Vedremo se questo colpo di tosse è conseguenza di saliva andata di traverso o altro.

Oggi c’è stata la strigliata di Ciro Polito. Quanto è mancato nella gestione De Laurentiis una figura cosi nei momenti difficili?


Per la prima volta dopo tre anni e mezzo abbiamo un direttore sportivo. E ieri lo ha dimostrato sia con la tempestivita’ con cui ha convocato la conferenza stampa, sia per i contenuti. Niente scuse o alibi, abbiamo fatto schifo, ha detto in sostanza. Come non essere d’accordo?

Sabato c’è il big match con il Catanzaro. Tra le fila dei calabresi c’è quel barese doc di Pietro Cianci. Come giudichi la sua avventura in biancorosso nella scorsa stagione?


La giudico positiva perché comunque sino a quando è stato bene fisicamente ha dato il suo contributo (e i suoi punti) al Bari. Consideriamo che ha giocato in una stagione caratterizzata dal doppio cambio in panchina e dall’assenza totale di un direttore sportivo da febbraio ai play off dove ci siamo presentati senza una guida. Fatto senza precedenti nel calcio italiano.

Sei la voce storica del Bari da quel famoso Trapani-Bari ne è passata di acqua sotto i ponti. Quella di sabato sarà la numero? E se ne dovessi prendere una quale sceglieresti?


Sabato? Credo la numero 2184. Sono tante, ma tutte realizzate con grande passione. Questo e’ il 47esimo campionato del Bari che racconto alla radio senza soluzione di continuita’. Sono un privilegiato. La radiocronaca che scelgo, che mi e’ rimasta nel cuore e’ quella dell’8 febbraio 1984. A Torino si giocava la gara di andata degli ottavi di finale della Coppa Italia fra Juventus e Bari. I biancorossi erano in serie C e vinsero per 2-1 con gol all’ultimo minuto di Lopez ponendo le premesse per il superamento del turno ( 2-2 nella gara di ritorno al Della Vittoria gremitissimo). Invitai i tifosi ad accogliere la squadra all’aeroporto e tremila persone si riversarono sulla pista di decollo e atterraggio con fumogeni e bandiere e quindi con rischi pazzeschi che non avevo calcolato. Il giorno dopo fui “strigliato” dal Questore che alla fine mi disse. “pero’ ha fatto una grande radiocronaca!”

Antonio Genchi

Antonio Genchi

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