Bari, ad Andria festa sugli spalti ma battaglia in campo. Torna D’Errico dal primo minuto?

Bari, ad Andria festa sugli spalti ma battaglia in campo. Torna D’Errico dal primo minuto?

Andria e Bari. Un legame forte tra due realtà divise da una cinquantina di chilometri ma che possono vantare tante cose in comune. A far da cornice della sfida tra la Fidelis Andria di mister Ginestra e il Bari di Mignani ci sarà il pubblico delle grandi occasioni: sono andati sold-out, infatti, in pochi giorni gli oltre 2000 biglietti messi a disposizione per il settore ospiti. Tifosi biancorossi che, complice il gemellaggio tra le due tifoserie, coloreranno di biancorosso l’impianto di Piazzale della Repubblica pronti a sostenere Frattali e soci.

L’emblema del legame storico in tema calcistico tra Bari e Andria è sicuramente rappresentato dalla famiglia Matarrese: i “Kennedy di Puglia” (come erano soprannominati negli anni ’70 e ’80) sono originari proprio della città federiciana ma la loro storia è legata a doppio filo a quella del Bari che hanno condotto dal 1977 al 2014 con Antonio Matarrese prima e Vincenzo Matarrese dopo che si sono succeduti alla guida del club. Storia fatta di alti e bassi culminata col fallimento e la scomparsa della As Bari che venne sostituta dalla Fc Bari di Gianluca Paparesta.

Tornando ai nostri giorni, il Bari affronta la trasferta di Andria dopo la vittoria sofferta ottenuta contro la Vibonese. La formazione biancorossa, al “Degli Ulivi”, proverà a riprendere il cammino lontano dalle mura amiche con i galletti reduci da due sconfitte lontani da casa. La banda di Mignani non sta vivendo un periodo particolarmente brillante ma quello che conta sono le vittorie, come ha ribadito il difensore Pucino dal suo profilo Instagram. Bando, quindi, al bel gioco a favore della concretezza che è quella che alla fine deciderà chi farà il salto di categoria. Capitolo formazione: in difesa possibile la riconferma di Celiento con il rientro di Gigliotti dopo la squalifica ma il difensore francese sembra destinato alla panchina. In mezzo al campo possibile il trio Di Gennaro con Maita e soprattutto con quel Andrea D’Errico reduce da tre panchine di fila. Nonostante le rassicurazioni di Mignani, la non titolarità dell’ex Monza fa rumore e contro la Fidelis potrebbe essere l’occasione giusta per il rilancio. Tra l’altro, D’Errico conosce bene il manto erboso del “Degli Ulivi”, avendo militato nelle fila andriesi tra il 2012 e il 2013 collezionando 27 presenze. In attacco possibile la conferma della coppia Antenucci-Cheddira con Simeri che scalpita per una maglia da titolare.

Di contro, i padroni di casa allenati dall’ex bomber di Gallipoli e Salernitana Ciro Ginestra, vengono dal blitz ottenuto al “Torre” di Pagani per 1-0. Una vittoria che ha rilanciato i biancazzurri nella lotta salvezza con Gaeta e soci che proveranno ad inanellare ulteriori punti contro un avversario già sconfitto ad inizio stagione: la Fidelis, infatti, ha raccolto in Coppa Italia la prima storica vittoria a Bari per 1-0 grazie ad un rigore siglato da Bubas che ha eliminato i galletti.

Biancorossi che tornano al “Degli Ulivi” dopo le gare in campo neutro contro Pescara (1-1 nel 2005) e Pro Vercelli (2-1 nel 2012 con una doppietta di Bellomo). Per ritrovare l’ultimo precedente ad Andria contro la Fidelis bisogna tornare alla stagione 93-94 con lo 0-0 del 24 aprile. Nonostante, il mezzo passo falso ed il pareggio ad occhiali, biancorossi che a fine campionato avrebbero ottenuto la promozione in Serie A.

Antonio Genchi

Antonio Genchi

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