Marco Roberti, un giovane in rosa al Manfredonia

Marco Roberti, un giovane in rosa al Manfredonia

Classe 2004, timido in volto e di poche parole, così appare il giovane centrocampista manfredoniano, da poco tempo inserito in rosa da mister Cinque.

Ha dichiarato: “Era aprile e mister Ionata, colui che mi ha formato maggiormente, mi ha chiamato chiedendomi se volevo allenarmi con la prima squadra ed ovviamente ho accettato. Sapevo, però, che le fatiche si sarebbero intensificate. Fino a poco tempo fa cantavo sugli spalti dopo la partita della domenica mattina, con Francesco De Filippo, portiere della Juniores che conosco fin da piccolo, con lui ho un rapporto speciale. Continuo anche ad allenarmi con la Juniores”.

Ha fatto piacere anche alla sua famiglia, aggiungendo che però sua madre vorrebbe si impegnasse di più sullo studio: “Sono all’ultimo anno del liceo scientifico e richiede il massimo impegno. Ammetto che non eccello in alcuna materia, ma faccio comunque il minimo indispensabile finché non c’è da impegnarsi sul serio”.

Come già accennato, Roberti è molto legato e grato ai mister precedenti, in particolare ricorda Franco Grasso: “Mi sostiene tutt’ora e ha sempre creduto in me, lui in realtà crede in tutti i giovani sportivi della città e vorrebbe che il settore giovanile avesse più lustro. Ha aiutato anche altri ragazzi come me e noto che è orgoglioso quando ci vede giocare ”.

Di gol ne ha fatti tanti, ci confessa, ma nessuno ha meritato una sua dedica: “Penso che il mio gioco sia creativo, non mi piacciono le azioni troppo corte o poco studiate. È vero, l’importante è fare gol, ma se non c’è calcolo e astuzia, il talento serve a ben poco”.

Come ripetuto negli articoli precedenti, il Donia ha un gruppo compatto e i veterani tendono ad indirizzare le “reclute” della prima squadra e su questo Roberti afferma: “Matteo Stoppiello è come un fratello maggiore, non solo per me. In prima squadra ho ritrovato Michele Mastrogiacomo, Giuseppe D’Amico e Giuseppe Guerra e spero di poter condividere con loro tanti altri bei momenti”. 

Roberti vuole esprimersi anche sulla questione-campo: “Uno dei miei sogni è quello di sentire il mio nome dallo speaker. Tanto di cappello allo stadio di Monte S. Angelo, ringrazio per l’ospitalità, però tutti vogliamo tornare a giocare qui”.

Riguardo le ultime prestazioni, commenta: “Tralasciando la disfatta a Bisceglie, posso dire che la squadra reagisce bene e il lavoro del mister sta dando i suoi frutti”.

Il giovane biancoceleste ha anche una fede calcistica, tifa a’ Magica: “La Roma è sempre stata la mia squadra del cuore e ho sofferto tanto per l’addio di Totti, inutile dire che è il mio idolo. Mourinho? Non ero felicissimo del suo arrivo, non amo la sua impostazione di gioco e noto che ultimamente la squadra è poco motivata. A parte l’Inter, vedo molto favorito il Napoli”.

E dopo che i napoletani avranno azionato i loro metodi scaramantici (anche piuttosto intuibili, ndr), non resta che augurare alla squadra di proseguire per il meglio, e alla giovane promessa sipontina di crescere ancora.

Michela Rinaldi

Michela Rinaldi

I commenti sono chiusi