Oltre i 199 investiti per l’acquisto del club, ci sono altri 335,8 per le spese correnti. A gennaio versati altri 25,8 milioni
Oltre mezzo miliardo di euro. Più esattamente 534,8 milioni di euro, compresi i 25,8 versati pochi giorni fa. A tanto ammonta l’investimento dei Friedkin nella Roma dall’agosto del 2020, quando la famiglia texana decise di acquistare il club giallorosso dalla precedente gestione, quella che faceva capo a James Pallotta. Un’enormità, considerando che l’investimento iniziale per acquistare la Roma è stato di 199 milioni, a cui aggiungere i 335,8 “iniettati” nelle casse del club a più riprese per le esigenze del “working capital” del gruppo. Ecco anche perché la gestione attuale deve convivere con una crisi di liquidità per quanto riguarda le vicende di mercato: a gennaio sono stati spesi 2 milioni per gli arrivi di Maitland-Niles e Sergio Oliveira, coperti dai 2 della cessione di Ciervo al Sassuolo.