Plusvalenze, le motivazioni della sentenza: “Il metodo della Procura non è utilizzabile”

Plusvalenze, le motivazioni della sentenza: “Il metodo della Procura non è utilizzabile”

Pubblicato il documento che rivela perché il Tribunale federale ha prosciolto le 11 società e i 59 dirigenti deferiti: “Il libero mercato non può essere guidato da un metodo valutativo che individui e determini il giusto valore di ogni singola cessione”

Sono state pubblicate oggi le motivazioni della sentenza del caso plusvalenze con cui il Tribunale federale ha prosciolto le undici società e i 59 dirigenti deferiti dalla Procura Figc, tra cui i vertici Juve (dal presidente Agnelli a Paratici, Nedved e Arrivabene) e quelli del Napoli (Aurelio De Laurentiis in testa). Nella sostanza non è stato ritenuto attendibile ai fini della dimostrazione di un illecito il metodo con cui la Procura stessa ha definito il valore i singoli giocatori coinvolti nelle operazioni sospette, necessario per poi dimostrare l’eventuale plusvalenza fittizia.

Le motivazioni

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Si legge nel documento firmato dal presidente Carlo Sica: “Il metodo di valutazione adottato dalla Procura federale…

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