Corrado Papirri (Manfredonia 1932): “Peccato per il gol, ma ora di riparte”

Corrado Papirri (Manfredonia 1932): “Peccato per il gol, ma ora di riparte”

Nella fase finale regionale il regolamento della FIGC settore giovanile e scolastico prevede che le reti effettuate in trasferta valgano il doppio, e quindi dopo il successo per 2-1 contro i coratini, i ragazzi di Fiananese dovranno affrontarli di nuovo, questa volta a casa dei neroverdi difendendo un vantaggio esiguo.

A parlare è il portiere Corrado Papirri e con aria gentile e garbata racconta: “I cambi ci hanno sfavorito maggiormente, poiché abbiamo saputo mantenere il 2-0 fino ad un quarto d’ora dal triplice fischio. Non mi sento particolarmente in colpa, poiché so che ho fatto il possibile e continuerò a farlo. In realtà, eravamo più preoccupati nell’affrontare eventualmente il Cerignola, ma i sorteggi hanno voluto che ci battessimo contro il Corato che era più debole sulla carta e ciò, personalmente, mi ha fatto comprendere la difficoltà che possiede ogni partita. Bisogna scindere dai risultati effettivi a volte”.

Dopo le dichiarazioni sulla gara, il giovane estremo difensore esprime le sue sensazioni sulla sua esperienza: “Gioco a calcio fin da piccolo e questo è sempre stato il mio ruolo. Mi rendo conto che si hanno più responsabilità: se non lo pari, il tiro del marcatore è stato impreciso, se non riesci a difendere i pali, è colpa tua. Per fortuna c’è chi comprende la delicatezza della tua posizione. Sono stato due anni all’Accademia e con il mio numero 1 ho giocato gare magnifiche, dove ho conosciuto tanti ragazzi con cui tuttora ho uno splendido rapporto, soprattutto con Mirko Fabrizio, l’allora capitano. Spero non sia ancora arrabbiato per il derby perso (ride, ndr). Anche il mister Luca (Rignanese) mi affiancava e mi ha fatto piacere ritrovarlo qui, poiché se sono felice qui è anche grazie a lui, alla squadra e allo staff”.

Riguardo gli allenamenti e lo studio, ci tiene a precisare un particolare: “Proprio per la grande mole di compiti, non mi alleno sempre con gli altri, ma faccio il possibile. Oggi, ad esempio, sono venuto anche perché sapevo dell’intervista (ride, ndr). A parte gli scherzi, cerco di rientrare nelle esigenze dei mister”.

A proposito, essendo da tempo titolare, è doveroso chiedere quale sia esattamente la sensazione dell’essere ripetutamente reclutato dal primo minuto:” Io ringrazio sia Gagliardi che Fiananese per le opportunità, però riconosco che i miei compagni di reparto Alessandro Salice, Michele Spagnuolo e Thomas Amoruso, sono in forte crescita anche se due di loro sono più piccoli di me. Siamo comunque uniti, mi piace giocare con loro”.

Le parole del giovane Papirri sprizzano tanta grinta e arrivati a questo punto, è giusto continuare a crederci fino alla fine.

Michela Rinaldi 

Michela Rinaldi

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