Nel corso della trasmissione 100 Sport Magazine, il presidente del Taranto FC 1927 Massimo Giove, intervenuto telefonicamente, ha dichiarato quanto segue: “La Fondazione (chiamando l’associazione con il vecchio nome) lascia il tempo che trova. È la parte negativa di questo Taranto. La Fondazione non ha mai messo un centesimo nel calcio, non ha mai dato un contributo, non ha mai fatto un abbonamento, non ha mai fatto qualcosa di costruttivo. Parlare ora della Fondazione è come parlare della parte negativa di questo club”.
Il presidente ha diffamato l’associazione, rappresentando falsità, facilmente smentibili dalla storia e dai documenti degli ultimi anni. Quella che definisce “parte negativa” ha iscritto il club nel 2012, ridando vita al calcio a Taranto e ha provveduto, oltre a versare denaro al primo istante e a finanziare il settore giovanile, a ricapitalizzare, a “mettere i centesimi”, quindi: circostanza da rimarcare con maggior forza, alla luce dell’abbattimento del capitale sociale per perdite (bilancio al 30 giugno 2018). Quei soldi, in sostanza, sono serviti proprio di recente. Il pulmino del settore giovanile, donato al Taranto nel 2017, è in quota futuro aumento di capitale e la ricapitalizzazione l’attendiamo da anni. Oltre questo, le prestazioni fornite a beneficio del Taranto FC 1927, come in occasione della campagna abbonamenti 2016-2017, sono state totalmente gratuite e hanno consentito al club di risparmiare. Basti pensare al Sindaco Unico uscente, il dott. Vicenti, espressione del socio ex Fondazione, che ha prestato gratuitamente servizio per ben sette anni. E tante altre occasioni in cui l’apporto dell’associazione è risultato cruciale: organizzando il settore giovanile per tanti anni, adoperandosi al fianco della società in estati bollenti, prestando volontari in svariate occasioni, per lavori allo stadio.
Fatti, azioni, gesti che restano e non saranno mai offuscati dalla campagna denigratoria, ormai in atto da anni. Se il Taranto attuale non può contare su un apporto maggiore da parte del trust è per la mancanza di progetti chiari, per i continui e immotivati attacchi che non consentono all’associazione di essere una preziosa risorsa. Siamo tifosi comuni e in queste otto stagioni calcistiche non è mai mancato il sostegno dei singoli membri del direttivo in termini di abbonamenti e biglietti per sé stessi e per i propri familiari.
Vorremmo inoltre ricordare al presidente ed amministratore unico uscente della recente grave omissione nei confronti del socio A.P.S. Taras 706 a.C. Il trust, pur avendo fatto richiesta formale e in via privata, non ha avuto accesso al bilancio in preparazione al voto in sede assembleare. Una mancanza che non passerà inosservata.
Il supporters’ trust è un patrimonio della città di Taranto e del Taranto FC 1927 e ha un ruolo importante, riconosciuto da uno statuto innovativo, che ha fatto scuola, con buona pace degli amanti dei vecchi schemi. I tifosi fanno parte del club che hanno fondato loro e già solo per questo meritano rispetto. Saranno sempre e comunque la parte più limpida di un calcio che fa davvero troppa fatica a migliorarsi.