Gargano Calcio perde anche la seconda partita casalinga contro il Corato, il quale non ha rispecchiato i valori di una squadra che occupa la quarta posizione in classifica. Passando alla cronaca della partita c’è poco da dire, in quanto ambedue le squadre non riuscivano ad imbastire azioni degne di questo nome. Nella prima frazione di gioco ben poche azioni ci sono state per impensierire i portieri. Infatti bisognava aspettare il 12° minuto del primo tempo con Stefanini del Corato che di testa solo davanti alla porta mandava a lato. Verso la mezz’ora un tiro da fuori area di rigore di Uva sibilava la traversa. La partita si trascinava verso la fine del primo tempo senza ulteriori pericoli. La seconda frazione di gioco vedeva nelle file del Gargano entrare Attanasio al posto di Carrassi. Il Gargano nella seconda frazione sembrava essere più spigliato, al 50° Morrone con una serie di dribbling riusciva a portarsi fin dentro l’area di rigore del Corato ma veniva fermato dal difensore Baldassarre. Al 60° c’era una bella parata del portiere D’Errico che sventava sul colpo di testa di Uva. Nel Gargano usciva Lupardi ed entrava Orfeo. Inaspettatamente il Corato passava in vantaggio con Stefanini fortunato dopo una serie di rimpalli a mandare la palla in rete.
Al 68° veniva decretato un rigore a favore del Gargano per atterramento di Carretto. Dal dischetto D’Aprile pareggiava. La gara si era fermata per 5 minuti dopo il gol, per protesta dei giocatori del Corato che abbandonavano il campo da gioco.
Stranamente l’arbitro non ha dichiarato la fine dell’incontro come da regolamento, nonostante il capitano della Gargano Calcio abbia fatto notare questa irregolarità. Dopo alcuni minuti i giocatori del Corato rientrano in campo e l’arbitro fa riprendere il gioco. Si continua a giocare in un clima non piu’ sereno come niente fosse successo.
I sostenitori del Corato, tentavano di scavalcare la rete della recinzione del campo di gioco ma l’intervento dei dirigenti della Gargano e poi quello dei Carabinieri, riportavano l’ordine.
D’ora in poi la partita subiva continue interruzione per le proteste da parte dei giocatori del Corato. Il direttore di gara La Cavalla di Barletta, secondo noi, non più in grado di gestire la partita, per placare gli animi dei giocatori de Corato, ha cercato in tutti i modi di favorirli e ne sono una prova, calcio di punizione da limite e rigore inventato al 91° a favore del Corato.
Il direttore La Cavalla, per noi, non e in grado di poter dirigere partite cosi importanti.
Ci permettiamo un consiglio al Designatore Dott.Giove Raffaele: non si puo mandare una terna di Barletta quando si incontra una squadra limitrofe dove militano molti giocatori di Barletta conoscenti anche dell’arbitro
Gargano Calcio
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