(Si ringrazia la Polisportiva Virtus Matino per la concessione dell’ immagine di copertina)
Un Matino spavaldo, coraggioso, caparbio e mai domo, capace di lottare e soffrire fino all’ ultimo secondo si prende una vittoria di forza grazie alla determinazione e la voglia di chi non ha nessuna intenzione di gettare la spugna nonostante la classifica disperata.
Mai come ieri si era vista una squadra decisa a mettere il cuore oltre l’ ostacolo, a non guardare più indietro, alla tanta sfortuna avuta in questa stagione a dir poco tribolata, ma piuttosto dimostrare a tutti i costi il proprio valore sul campo.
E così è stato dal momento che già al 3′ minuto di gioco i bianco azzurri di Branà erano già in vantaggio grazie a un bolide scagliato da Pasquale Monopoli su calcio di punizione dal limite che non ha lasciato scampo a Mascolo.
Il Matino continua a fare al sua partita da protagonista ma al 21′ minuto viene gelato dal gol di Krstevski che ristabilisce la parità.
Un gol che avrebbe potuto tagliare le gambe ai matinesi ma che invece ripartono con la stessa grinta e al 32′ minuto ritornano in vantaggio con Stauciuc che di testa batte ancora l’ estremo difensore gravinese, siglando il gol del 2-1.
La ripresa si apre con il gol del pareggio del Gravina ad opera del neo entrato Tomassone.
La partita prosegue a ritmi elevati con le occasioni che fioccano da entrambe le parti e quando tutto poteva sembrare perduto è Morra al terzo minuto di recupero a siglare il gol che permette al Matino non solo di vincere la gara ma di continuare a rimanere in vita in questo torneo che fin ora non lo aveva mai visto solo come semplice comparsa nonostante la precaria situazione di classifica.
Forse fino ad oggi a farla da padrone nei ragazzi di mister Branà era stata per lo più la timidezza e l’ inesperienza, ma la squadra vista ieri in campo sembra aver superato nettamente queste défaillance.
Domenica prossima arriva la Casertana, dell’ indimenticato ex capitano Damian Salto, e sarà la prova del nove per verificare i margini di crescita di una compagine che da qui a maggio potrebbe provare a scrivere nuovamente la storia. Almeno si spera.
Danilo Sandalo