BRINDISI. La bellezza del calcio, l’essenza di questo sport, risiede nella sua imprevedibilità. Nulla è mai scritto a priori, niente può essere pronosticato. Una partita può regalare emozioni difficilmente descrivibili dai comuni mortali e solo una coronarografia può essere il manifesto chiaro di emozioni così forti.
Al Fanuzzi di Brindisi è in palio la finale della Coppa Italia d’Eccellenza tra Virtus Francavilla ed Atletico Mola. Sulla carta una partita già scritta; il Mola, disgregato nel mercato dicembrino con molti addii, pare destinato ad essere la vittima sacrificale di una Virtus che viaggia a vele spiegate dopo 4 vittorie consecutive in campionato. Ed invece no, l’imponderabilità si fa largo in un ginepraio di certezze aleatorie.
Virtus che recupera in extremis Gallù e con il nuovo acquisto Bricca in panchina. Mola che schiera il nuovo acquisto Frappampina e lascia Pongo in panchina.
Partenza buona della Virtus che impone subito il predominio, ma al 15’arriva la prima doccia fredda: clamoroso errore in fase d’impostazione di Renato Bartoli, che regala la palla a Fieroni, il quale lancia in verticale Tenzone che tutto solo insacca dai sedici metri nell’angolino basso alla sinistra di Iurlo. Vantaggio Mola e partita in salita per la squadra di Calabro. La Virtus sembra accusare il colpo, difatti al 19’ bella triangolazione in area francavillese tra Tenzone e Fumai che conclude ma Vetrugno anticipa Iurlo ormai battuto e salva la propria porta. Al 25’ il pareggio: palla filtrante di Liberio per Di Rito che scatta sul filo del fuorigioco e con un destro micidiale centra il sette, sul lato del portiere che non può arrivarci. Terzo goal consecutivo per il bomber argentino, sempre più decisivo. Il primo tempo si chiude quindi sull’1 a 1. Prima frazione non eccelsa della Virtus che ha avuto il merito di non accusare eccessivamente il colpo del goal iniziale e di riuscire a pareggiare.
Ripresa con tutt’altro piglio per i virtussini, che entrano in campo grintosi e vogliosi di ribaltare la situazione. Ed infatti al 57’ cambia di nuovo il punteggio: cross perfetto dalla destra di Biason per l’accorrente Di Rito che di testa batte imparabilmente Petruzzella. E’ 2 a 1 e missione compiuta, almeno in apparenza. Al 68’angolo di Galdean, Quarta svetta e realizza ma l’arbitro annulla per una trattenuta di Vetrugno in area ai danni di un difensore. La cronaca doverosamente ci porta al 94’; Calabro sceglie di effettuare l’ultimo cambio a sua disposizione, inserendo Richella al posto di un ottimo Montaldi. L’arbitro, che aveva assegnato 4 minuti di recupero, decide di prolungare l’extra time per recuperare il tempo perso nella sostituzione. E qui, l’imponderabile, l’inimmaginabile, l’incalcolabile viene a palesarsi con tutta la sua forza. Calcio d’angolo battuto da Pongo che pesca il portiere Petruzzella, gettatosi in area per tentare il tutto per tutto a partita ormai terminata, il quale insacca di destro a Iurlo battuto. Pareggio rocambolesco ed incredibile, una vera doccia gelata per i giocatori e i tanti tifosi della Virtus accorsi allo stadio. Supplementari e tutto da rifare per Calabro e co.
I supplementari si trascinano via senza particolari emozioni a parte l’espulsione di Liberio al 112’. Si va cosi ai calci di rigore. Inizia il Mola che insacca con D’Ambruoso al quale risponde Di Rito con un penalty favoloso nell’angolino alto alla sinistra di Petruzzella. Pongo poi e ancora Gallù non sbagliano i loro rispettivi rigori. Realizza poi Fumai, mentre Richella sbaglia tirando centralmente. Sale in cattedra quindi Iurlo che ipnotizza Salvadore in tuffo alla sua sinistra. Sul dischetto va poi Galdean che realizza con uno scavetto alla Totti, dimostrando anche parecchia freddezza in un momento decisivo. Ancora Iurlo protagonista poi, con il rigore parato a Lorusso. A Vetrugno la palla della vittoria: rigore magistrale, un sinistro forte e preciso sul quale Petruzzella non può far nulla ed esplode il Fanuzzi. La Virtus Francavilla è campione di Puglia per la 4 volta nella sua storia divenendo così il club più titolato di Puglia. Una vittoria dedicata al presidente Magrì, il quale ha profuso parecchi sforzi per portare la squadra al raggiungimento di questo meritato traguardo. Un plauso va anche ai gruppi di tifosi organizzati, in particolare il gruppo Alcolico, sempre presenti ovunque giochi la squadra.
Una particolare menzione meritano anche i tifosi del Mola, che hanno dimostrato grande attaccamento alla squadra anche dopo una sconfitta. I baresi hanno lottato, hanno messo in difficoltà la Virtus e sono infatti usciti tra gli applausi. Una finale davvero entusiasmante, degna delle miglior finali europee e mondiali.
VIRTUS FRANCAVILLA C.-ATL. MOLA6-5 d.c.r. (2-2 al 90′, 2-2 al 120′)
RETI: 15’pt Tenzone (AM), 25’pt e 12’st Di Rito (VF), 49’st Petruzzella (AM)
SEQUENZA RIGORI: D’Ambruoso (AM) gol, Di Rito (VF) gol, Pongo (AM) gol, Gallù (VF) gol, Fumai N. (AM) gol, Richella (VF) parato, Salvadore (AM) parato, Galdean (VF) gol, Vittorio (AM) parato, Vetrugno (VF) gol
VIRTUS FRANCAVILLA C.: Iurlo, Bartoli M., Vetrugno, Galdean, Bartoli R., Gallù, Liberio, Biason (37’st De Toma), Di Rito, Villa (11’st Quarta), Montaldi (48’st Richella). In panchina: D’Urso, Marolla, Serafino, Bricca. Allenatore: Antonio Calabro
ATL. MOLA: Petruzzella, Frappampina (28’st Vittorio), Grimaldi, Salvadore, Lorusso, Fumai N., Guglielmi (44’st D’Ambruoso), Schirone, Fieroni, Tenzone, Fumai M. (13’st Pongo). In panchina: Verrelli, Pansini, De Tullio, Acquaviva. Allenatore: Muzio Fumai
ARBITRO: Andreano di Foggia (Giudetti e Laghetti di Taranto)
NOTE: Serata fresca e umida, temperatura 13°. Terreno in buone condizioni. Spettatori circa 800. Ammoniti: Biason, Galdean, Gallù, Bartoli R., Iurlo, Vetrugno (VF), Guglielmi, Fumai M. (AM). Espulsi: Liberio (VF) al 6’sts per fallo violento su Pongo. Recupero: 2’pt, 4’st, 0’pts, 1’sts
FABIANO IAIA
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